Lo coltivo da me
Aquilegia vagabonda dalle sfumature blu, viola e rosa

aquilegia

Con i suoi semi generosi ricresce ogni anno con fiori spettacolari. E a volte ti sorprende seminandosi da sola dove meno te lo aspetti

Sembra una specie aristocratica perché i fiori, in tutte le sfumature del blu, del viola e del rosa, assomigliano ad alcune orchidee, invece è una pianta rusticissima. Non è rifiorente, ma la sua fioritura è lunga: comincia a metà aprile e prosegue fino a giugno.

Foto di Erbaio della gorra

Non la troverete nei garden center, ma in Italia esistono molti vivai che la vendono, cercateli su Google. Con lei non ci si annoia mai, perché si risemina da sola e quindi può spostarsi autonomamente da un capo all’altro del giardino. Non è però invasiva e, se raccogliete i capolini sfioriti, troverete all’interno i piccoli semini neri da conservare e ripiantare dove volete voi.

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L’aquilegia cambia molto anche in base alle stagioni: in inverno se fa molto freddo sparisce completamente, in primavera rinasce e sboccia, in estate rimane un cuscino di foglie bello da vedere. Ne esistono molte specie e innumerevoli varietà, che spesso si ibridano fra di loro e quindi potreste ritrovarvi con una sfumatura di colore sconosciuta. Tutte però danno un tocco di leggerezza e di naturalezza a qualsiasi angolo verde. L’importante è scegliere la varietà giusta per le proprie esigenze.

Sul balcone

Una delle scelte migliori è l'Aquilegia caerulea Heavenly Blue. È una delle più adatte al vaso perché ha fiori abbastanza grandi ma un altezza modesta, circa 40 centimetri. A differenza delle altre varietà, ha il fiore rivolto verso il cielo, quindi la potete vedere in tutto il suo splendore.

In giardino

Specie se vi piace lo stile naturale, la scelta migliore è l'Aquilegia viridiflora. Con i suoi colori tra il verde, il lilla e il nocciola è quasi una specie da collezione. È alta circa 50 centimetri e si accompagna molto bene alle graminacee e ai fiori selvatici come i papaveri, i fiordalisi, o i garofani botanici.

Nel giardino roccioso o sul balcone

Sta bene l'Aquilegia canadensis Pink Lanterns perché spicca bene fra le rocce e ha bisogno di poca terra, quindi è anche perfetta per il vaso. Questa varietà infatti non cresce più di 30 centimetri ed è fra le prime a sbocciare in aprile con i suoi fiori rosa lunghi, stretti e graziosissimi

Nell'aiuola o in una bordura

L’ideale è l'Aquilegia vulgaris Black Barlow, specie se desiderate e qualcosa che spicchi in mezzo agli altri fiori  e che dia intensità all’insieme. Con le sue corolle grandi, doppie e viola scuro non passa certo inosservata. Anche perché è alta 80 centimetri.

Se la coltivate in piena terra

Posizione
L'importante è metterla a mezz'ombra evitando che prenda il sole nelle ore più calde della giornata.

Acqua
In giardino le radici possono andare in profondità alla ricerca dell’umido e non è necessario bagnare spesso, ma non lasciate mai che il terreno si secchi completamente.

Terreno
Non è esigente, ma preferisce un substrato ben drenato, leggero e sabbioso.

Concime
Usatelo con parsimonia non hanno bisogno di troppo nutrimento. Un po' di fertilizzante organico a inizio primavera è sufficiente.

Il consiglio in più
Non tagliate i fiori appassiti, se volete che l'aquilegia si risemini da sola. Caduti i petali, rimarranno le capsule dei semi, che sono molto suggestive.

Se la crescete in vaso

Posizione
Sul balcone è fondamentale che le ore di sole siano poche.

Il contenitore
Scegliete un recipiente da 20 centimetri, riempitelo di terriccio universale e scegliete una specie che non sia troppo grande. Sta bene anche in una fioriera con piante che hanno esigenze simili, come le felci.

Acqua
Mantenete il terreno sempre leggermente umido, senza lasciare acqua nel sottovaso.

Terreno
Scegliete un terriccio universale arricchito di pomice o argilla.

Concime
All'inizio della primavera utilizzate un fertilizzante universale a lenta cessione.

Il consiglio in più
Togliete i fiori non appena appassiti così prolungate la fioritura.

 

 

 

 

Aquilegia vagabonda dalle sfumature blu, viola e rosa - Ultima modifica: 2022-04-08T08:00:53+02:00 da Sabina Tavolieri

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