Tenersi in forma
Vacanze al mare, come allenarsi in spiaggia

allenarsi in spiaggia
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Meta estiva per eccellenza, il mare è una destinazione che offre più modi per restare in forma. Ma come allenarsi per sfruttare a nostro favore sabbia e acqua? Il nostro esperto Alberto Sabbioni ci ha spiegato come mantenersi in movimento in modo originale, ma efficace, anche durante le vacanze al mare

Non solo relax, libro da leggere sotto l’ombrellone e aperitivi al tramonto; la vacanza al mare dà la possibilità di allenarsi e bruciare molte calorie per dimagrire o restare in forma. Al proposito ci ha dato preziosi consigli il nostro personal trainer Alberto Sabbioni. Il mare, inoltre, è ideale per svolgere le discipline più spirituali come yoga e pilates da fare sulla spiaggia al tramonto o al sorgere del sole.

Regole da rispettare

In estate è fondamentale allenarsi all’orario giusto: soprattutto per chi soffre di problemi di pressione, ma in generale per tutti è opportuno evitare le ore più calde, i percorsi di corsa al sole e gli allenamenti ad alta intensità. Inoltre, bisogna vestirsi adeguatamente, con abiti tecnici sportivi traspiranti ed evitare di allenarsi dopo i pasti, aspettando almeno 3 ore dal pranzo o dopo un lungo digiuno. «Importante è anche mantenersi idratati, prima e dopo aver eseguito il workout. Allenarsi in uno stato di disidratazione o con un abbigliamento eccessivamente caldo, può portare a problemi molto gravi, quali svenimenti e colpi di calore. Perdere liquidi, non fa dimagrire, ma manda in scompenso l’organismo. Proprio per questo dopo l’allenamento, soprattutto quando le temperature sono molto alte, è necessario reintegrare i sali minerali. In questo caso, dato che spesso l’appetito con il caldo viene meno, consiglio di assumere vitamine e sali minerali attraverso dei frullati di frutta fresca».

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CAMMINARE SUL BAGNASCIUGA E NELL’ACQUA

mareRinvigorire i muscoli delle gambe senza caricare il peso sulle articolazioni e sulla spina dorsale è possibile camminando in acqua, azione che ha inoltre un effetto massaggiante che favorisce la microcircolazione, aiutando a contrastare problemi venosi e ritenzione idrica. «Cercate di camminare almeno 30 o 40 minuti, magari aumentando gradualmente la profondità dell’acqua. La resistenza dell’acqua, oltre a impegnare maggiormente i muscoli, stimola il sistema cardiovascolare aumentando le pulsazioni.

RUNNING SULLA SPIAGGIA

Il terreno è il vantaggio principale della corsa in spiaggia. Bagnata, morbida o asciutta, la sabbia crea una resistenza che obbliga ad utilizzare molta più energia rispetto alla corsa su asfalto grazie alla mancanza del ritorno elastico del muscolo durante l’attività.

«Per correre con il passo usuale, bisogna sforzare di più i muscoli per evitare di affondare, arrivando a bruciare circa il 30% in più delle calorie rispetto alla corsa sull’asfalto. Inoltre, per affrontare la resistenza e l’instabilità della corsa sulla sabbia, si utilizzano maggiormente i muscoli stabilizzatori di caviglie e ginocchia rendendoci più stabili e forti».

Occorre assicurarsi di correre su un terreno pianeggiante, facendo attenzione che il terreno non sia inclinato poiché potrebbe provocare infiammazioni a carico dei legamenti di caviglie e ginocchia.

«Se non si è abituati alla corsa a piedi nudi, è possibile indossare scarpe oppure procedere con cautela e gradualmente per evitare fasciti plantari, contratture e strappi muscolari, specie a livello del tricipite surale che è sottoposto ad un carico particolare per via della ridotta elasticità data dalla sabbia. Attenzione: anche il tendine d´Achille ne potrà risentire».

GIOCHI E SPORT SULLA SPIAGGIA

Giocare a beach volley, beach tennis, calcio e beach soccer sulla sabbia è un’attività fisica molto efficaci per mantenere i muscoli attivi e tonici durante le vacanze. «La mancanza di elasticità dell’impatto fa aumentare la contrazione muscolare durante la corsa, rendendo cambi di direzione e salti più intensi. Inoltre, il terreno morbido fa sì che le articolazioni non subiscano traumi da impatto».

NUOTO

La presenza del sale in acqua, pur avvantaggiando il galleggiamento, aumenta la resistenza, per cui nuotare nel mare può risultare più difficoltoso. «La stessa distanza percorsa in mare o in piscina richiede tempistiche e impegno fisico diverso. Il sale ha anche un altro svantaggio: crea attrito con la pelle e rende gli sfregamenti con il costume irritanti. Non a caso, gli atleti di open water si cospargono di vasellina nei punti critici. Ancora, in mare ci sono onde e correnti che richiedono al nuotatore di alterare i movimenti classici, impedendone la regolarità e obbligando ad adeguarsi al momento. Inoltre, la temperatura dell’acqua non è stabile ed è mediamente più fredda di quella della piscina: ai muscoli, ai polmoni e al cuore è quindi richiesto uno sforzo maggiore».

Una parola sul nuoto pinnato: l’utilizzo delle pinne é un ottimo potenziamento per gambe e glutei.

AREE FINTNESS ATREZZATE

«Negli stabilimenti balneari, nei villaggi ed hotel è sempre più comune trovare palestre modello califoniano Venice beach, sia con le attrezzature classiche da fitness, pesi, macchine isotoniche e cardio, ma anche con stazioni funzionali per poter praticare crossfit calistenichs o esercizi a corpo libero» .

Vacanze al mare, come allenarsi in spiaggia - Ultima modifica: 2021-08-12T08:10:38+02:00 da Sabina Tavolieri

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