Il peso ideale, la forma fisica desiderata, il raggiungimento di una performance sportiva, ma anche il superamento di una fobia e di una situazione che avvelena la vita possono sembrare obiettivi “impossibili” da raggiungere. Ed ecco che diventa altamente strategico un aiuto esterno per rimettersi in connessione con la parte più profonda di sé ed iniziare ad agire. Per iniziare un efficace percorso che porti ad un vero benessere fisico e psichico, ottenere il corpo desiderato e una vita che soddisfi in tutti i suoi campi, esistono figure professionali altamente qualificate. Stiamo parlando dei Life e Mental Coach formati specificamente per condurre le persone sulla via del cambiamento e della felicità. Per fare chiarezza sull’argomento abbiamo intervistato Daniele Di Porzio, Mental coach che aiuta le persone a risvegliare la connessione con la propria anima.
Apriamo una parentesi oggi più importante che mai: il coach agisce anche a livello aziendale, aiutando i TEAM a essere più coesi e a ritrovare quella sinergia indispensabile a raggiungere più efficacemente gli obiettivi preposti.
Il primo passo verso il cambiamento
Il primo approccio per iniziare un percorso funzionale al proprio benessere è ascoltarsi e scavare dentro di sé, capire quali sono le linee guida per migliorare, eliminando tutte le convinzioni limitanti. «È proprio lì che va a lavorare il Mental Coach poiché entrare in profondità non è un compito facile, ma è l’unica strada per portare a compimento una crescita personale e centrare gli obiettivi prefissati, mantenendoli nel tempo». Il coach Daniele Di Porzio ha ideato “il protocollo delle cinque I”: l’Incertezza, che nasce dalle sensazioni negative del quotidiano e che porta all’Insoddisfazione, uno stato di malessere che crea Irrequietezza e che se non viene placata crea notevoli disagi. Come fare? La chiave di tutto è l’Ispirazione, quindi la nascita di un desiderio, un sogno da realizzare attraverso l’Iniziativa: agire. «L’azione, quindi mettere un piede fuori dalla propria zona comfort, è il primo passo che si innesca grazie alla motivazione, il sogno da raggiungere, ma ciò che permette di ottenere il risultato e mantenerlo nel tempo è la disciplina, adottando - nel tempo - comportamenti funzionali.
«Per comprendere meglio il concetto è illuminante l’analogia con il fiammifero: la parte rossa dello zolfo è la motivazione, che innesca il fuoco dell’azione, mentre la lunga parte di legno è la disciplina che permette al fuoco di restare acceso. Per questo occorre vivere sempre focalizzando l’obiettivo, facendo attenzione a mantenere il proprio stato in equilibrio tramite la fisiologia che comprende la Biochimica (ciò che introduciamo nel nostro corpo, compresa l’aria che respiriamo), la Postura (il nostro corpo) e il Movimento (come ci muoviamo e come ci atteggiamo).
Identità e comportamento
Per un efficace percorso verso il benessere è fondamentale essere consapevoli della distinzione tra identità e comportamento. Noi non possiamo cambiare ciò che siamo perché è molto difficile lavorare sull’identità; potrebbe richiede moltissimo tempo prezioso, quindi è importante focalizzarci su cosa è sotto la nostra responsabilità, cioè concentrarsi su come possiamo cambiare i comportamenti, in modo tale da modificare automaticamente il nostro modo di essere. «Se da vent’anni una persona sta cercando di perdere peso, andando costantemente ad autodefinirsi “grassa”, farà molta fatica a cambiare. Collegare il fatto di essere sovrappeso con la propria identità, limiterà in modo considerevole la propria possibilità di successo. La chiave è invece modificare il pensiero e comunicarsi “Da troppo tempo mangio male e faccio poco movimento”. In questo modo il tutto è ricondotto ad un comportamento, quindi qualcosa che è possibile cambiare».
Gli ingredienti base del benessere
«Vivere nello stress, senza le corrette abitudini funzionali al benessere, stimola la produzione di cortisolo che attacca le cellule con il rischio di innescare malattie». Il coach ci ha spiegato che una corretta e sana alimentazione, costante attività fisica e un atteggiamento “Think positive” sono irrinunciabili nella ricetta del benessere. «Anche la respirazione ha un ruolo fondamentale: occorre prendersi momenti di pausa in cui si respira in modo più intenso, tipicamente nei 5 minuti di pausa ogni 25 minuti di lavoro, così come indica la “tecnica del pomodoro”. Inoltre, occorre bere tanta acqua naturale a temperatura ambiente con residuo fisso sotto i 50 mg L».
Distinguere un vero Mental coach
Il coach aiuta le persone a trasformare la propria vita iniziando dall’ambito che sentono di dover migliorare. Una società, come quella attuale, che ha paradigmi disfunzionali conduce ad un malessere diffuso, una condizione che ha visto il proliferare di sedicenti life coach e “maestri” della motivazione senza reali competenze. L’ottenimento di diplomi specifici e master comprova un percorso formativo che un Mental Coach deve necessariamente portare a termine per essere considerato tale. Proprio come Daniele Di Porzio, esperto di Marketing Strategico automatizzato. Specializzato in Leadership in Azione e in Negoziazioni complesse, ha studiato PNL e Coaching ad alte prestazioni al MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni) e si è certificato TRAINER di Programmazione Neuro-Linguistica direttamente presso Richard Bandler, fondatore della PNL. Ha avviato la sua attività a Milano aprendo un centro benessere, con cui si prefigge di aiutare le persone a 360°.
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