Cosmetica fai da te
Lavanda sulla pelle

3 | 5 voto/i

Conosciuta ed apprezzata soprattutto per il fresco aroma, alla lavanda viene da secoli attribuito il significato di pulizia e candore. Scopriamo come utilizzarla per una bellezza tutta naturale

Della profumata lavanda, oltre ad utilizzarne le sommità fiorite per profumare armadi e cassetti, è possibile usare le sue virtù, sia per via interna che per via esterna, per preparare in casa preparativi capaci di contribuire in modo significativo non solo al benessere dell’organismo, ma anche alla salute e alla bellezza della pelle.

Preparo l’infuso e lo uso per…

Advertisement

L’infuso di lavanda ha un aroma inconfondibile e numerose proprietà benefiche. Si prepara in modo molto semplice a partire dai fiori di lavanda, che possono essere freschi o essiccati. Nel primo caso, per una tazza d’acqua bollente (200 ml), saranno sufficienti 3-4 “spighe” di lavanda appena colte oppure 1-2 g di fiori essiccati (circa un cucchiaino da caffè raso). Per procedere in modo corretto si mette la lavanda nella tazza o nella tisaniera, versando poi sopra l’acqua bollente ed avendo cura di coprire immediatamente per evitare la dispersione dell’olio essenziale con il vapore. Si lascia in infusione per 5-7 minuti e se ne possono consumare 2-3 tazze al giorno. L’infuso di lavanda è utile per: favorire la digestione ed il relax, facilitare l’addormentamento e ridurre i risvegli notturni (insonnia), dare sollievo a tosse e raffreddore. L’infuso può essere utilizzato anche per applicazioni sulla pelle e per effettuare gargarismi in caso di afte, gengiviti, mal di gola o semplicemente di alitosi.

Un’alleata della pelle

Verso la fine degli anni ’20 del secolo scorso, il chimico Renè Gattefossè, durante un esperimento in laboratorio, si ustionò seriamente una mano. Alla ricerca di un rapido sollievo al bruciore insostenibile, infilò senza riflettere la mano nel contenitore a lui più vicino sul banco da lavoro, contenente olio essenziale di lavanda da poco estratto. Notò pochi giorni dopo come quell’azione istintiva avesse in qualche modo favorito la rapida guarigione, minimizzando le lesioni ed evitando la formazione di cicatrici. Il chimico, stupito da tanta efficacia, decise di studiare gli oli essenziali, che da allora vennero valutati non più come sostanze esclusivamente “odorose” ma utili ed interessanti sotto il profilo chimico e clinico, tanto da valere al celebre chimico il titolo di “padre dell’aromaterapia moderna”. L’esperienza di Gattefossè, oltre a rivelare un importante frammento storico sull’impiego degli oli essenziali, mette in luce le proprietà della lavanda che, vista l’azione antisettica e rigenerante dei tessuti, può costituire un rimedio prezioso ed efficace in caso di ferite, ustioni, punture di insetti, eritemi allergici e solari, herpes, eczemi.

E’ sufficiente applicarla 2-3 volte al giorno per alleviare arrossamento, bruciore e prurito:  si può usare in forma di infuso concentrato (raddoppiando quasi le dosi indicate per via interna) da vaporizzare sulla pelle con l’aiuto di un flacone dotato di dosatore spray oppure da applicare con l’aiuto di un pezzetto di garza (imbevuto nell’infuso). In alternativa è possibile utilizzare la lavanda in forma di olio essenziale, più o meno diluito in un olio base vegetale (anche del semplice olio di oliva), per dare sollievo alle più diverse manifestazioni infettive e infiammatorie che possono colpire la pelle, dalla scottatura da cucina alla puntura d’insetto.

Può essere presente tra gli ingredienti di cosmetici purificanti sulla pelle grassa ed acneica, ma la sua azione antinfiammatoria e normalizzante sul microcircolo può farne un’alleata preziosa anche in case di rossori e couperose.

Rappresenta inoltre uno dei pochi rimedi realmente efficaci contro micosi e verruche, soprattutto se utilizzata in sinergia con il tea tree oil. Entrambe le essenze, possono essere applicate pure con l’aiuto di un bastoncino cotonato, in parti uguali (ad esempio 1 goccia di ognuna) sulle zone interessate, incluse le zone ungueali. Poche gocce di olio essenziale di lavanda, in mezzo bicchiere di acqua tiepida rappresentano un collutorio naturale indicato in caso di afte, gengiviti, mal di gola e alitosi.

Per il corpo: sale da bagno profumato

Il sale può contribuire, con la sua azione levigante e dermopurificante, a lasciare la pelle morbida e setosa, ma può costituire un trattamento cosmetico coadiuvante in caso di cellulite, perché capace di esercitare azione drenante. Grazie alla presenza della lavanda, è possibile dare sollievo alla pelle irritata, ridurre l’eccesso di sebo, favorire sia il relax che il benessere dell’apparato respiratorio.

Ingredienti: 1 chilo di sale marino integrale grosso - 2 cucchiai di fiori di lavanda essiccati - 25-30 gocce di olio essenziale di lavanda.

Procedimento

Ridurre in polvere i fiori di lavanda utilizzando un macinacaffè. Versare 1/3 del sale  in un barattolo capiente in vetro, dotato di chiusura ermetica, coprire con uno strato di polvere di lavanda, alternando sale e polvere di lavanda fino ad esaurire gli ingredienti. Completare aggiungendo l’olio essenziale. Chiudere il barattolo ed agitare bene così da mescolare in modo uniforme. Si conserva per più di un anno.

Come si usa

Mentre si fa scorrere l’acqua per riempire la vasca da bagno, versare 4-5 cucchiai di sale aromatizzato mescolando con la mano per far sciogliere bene prima di immergersi.

Per un massaggio rilassante e decontratturante

Con circa 150 grammi di fiori di lavanda freschi, fatti leggermente essiccati all’ombra per un paio di giorni, messi a macerare in 500 ml di olio di oliva extravergine (in alternativa quello di mandorle o di girasole) è possibile preparare un oleolito profumatissimo, utile, applicato con un leggero massaggio, per calmare la pelle arrossata, ma che può essere impiegato per massaggi e frizioni su parti indolenzite da strappi e contusioni o infiammate da punture d’insetti. Applicato con un lieve massaggio rotatorio con i polpastrelli sulle tempie attenua le emicranie (facendo attenzione a non avvicinarsi agli occhi).

E’ sufficiente versare i fiori in un barattolo pulito ed asciutto, ricoprendo poi con l’olio. Si chiude e si lascia al sole per circa un mese, agitandolo dolcemente ogni giorno per mescolare bene. Si filtra e si conserva in bottiglie di vetro scuro al riparo dalla luce.

Per lui : sapone da barba alla lavanda

La lavanda è la grande protagonista anche di un prodotto decisamente maschile come la schiuma da barba. Grazie ad ingredienti semplici è possibile ottenere un prodotto semplice ma super-funzionale, capace di prendersi cura delle pelli più delicate. Grazie alla sua azione antimicrobica ed antinfiammatoria, l’olio essenziale di lavanda limita gli arrossamenti e favorisce la guarigione dei piccoli tagli da rasatura. La pelle è così più liscia e protetta.

Ingredienti: 60 g sapone di Marsiglia - 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva - 1 cucchiaio di acqua - 40 gocce di olio essenziale di lavanda

Procedimento

Dopo aver ridotto in scaglie sottili il sapone di Marsiglia (utilizzando anche il pelapatate, così da ottenere piccoli pezzetti sottili) disponetele su un giornale , così da lasciare “asciugare” per 2-3 giorni. Procedere quindi a polverizzare le scaglie così essiccate nel macinacaffè, facendo attenzione a non inalare la polvere che si solleva (potrebbe essere irritante).

La polvere ottenuta andrà poi mescolata in una ciotola di vetro con gli altri ingredienti fino ad ottenere una pasta omogenea e compatta. Travasare in un vasetto con l’apertura larga e dotato di coperchio. Schiacciare bene la superficie della pasta nel vasetto così da eliminare bolle d’aria e pareggiare la superficie.

Modo d’uso

Si passa il pennello bagnato sulla superficie del sapone da barba nel vasetto così da formare un pò di schiuma, che andrà utilizzata per la rasatura come di consueto, applicandola sul viso. Risciacquare con cura con acqua tiepida e tamponare delicatamente con un telo per asciugare. Si conserva anche per 3-4 mesi a temperatura ambiente.

E per concludere… il pediluvio relax

L’acqua di cottura della pasta, grazie alla ricchezza di amidi e sali minerali, rappresenta un’ottima alternativa anti-spreco per un pediluvio serale, emolliente e rinfrescante. Grazie alla lavanda, potremo contare su un’effetto defaticante, lenitivo e deodorante.

Ingredienti: acqua di cottura della pasta - 1 cucchiaio di sale grosso - 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva - olio essenziale di lavanda.

Procedimento

Intiepidire leggermente l’acqua della pasta, versare in un cucchiaio contenente il sale 6-8 gocce di olio essenziale di lavanda e aggiungere all’acqua tiepida in una bacinella, prolungando il pediluvio una ventina di minuti, prima di asciugare con cura tamponando con un telo di spugna. Aggiungere 4 gocce di olio essenziale ad un cucchiaio di olio di oliva (o di mandorle) ed utilizzare l’olio per un massaggio idratante per gambe e piedi.

Nota bene: l’acqua di cottura della pasta deve essere utilizzata in giornata, eventualmente conservata al massimo per un giorno in frigorifero, in un barattolo di vetro.

 

 

 

 

Lavanda sulla pelle - Ultima modifica: 2020-07-02T09:03:40+02:00 da Sabina Tavolieri

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome