Per un’agricoltura valdostana “bio al 100%”


E’ l’appello rivolto alla Regione da Legambiente e da numerose altre associazioni

“Agricoltura libera dai fitofarmaci chimici e dai pesticidi: in Valle è possibile, anzi è l'unica strada da percorrere”. Lo ha affermato nei giorni scorsi - riferisce un articolo di “Valle d’Aosta Glocal” – Alessandra Piccioni, presidente di Legambiente VdA, durante la conferenza stampa organizzata al Csv di Aosta per lanciare un appello ai vertici istituzionali regionali circa la necessità di rendere realmente 'green' la Valle d'Aosta liberandola dai farmaci in agricoltura.
Firmatari dell'appello, oltre a Legambiente, anche l'associazione di medici per l'ambiente 'International Society of Doctors for the Environment-Isde VdA', ValleVirtuosa, Scuole di Pace VdA, Associazione L'Agrou, Associazione cibo e salute VdA, Associazione agricoltura biologica e biodinamica-Aabb VdA, Arci-Espace Populaire, Cittadinanzattiva VdA e Associazione Viola.
“Con la legge 'no Ogm' l'Amministrazione regionale ha già svolto importanti passi verso l'agricoltura 'Verde' con la V maiuscola – ha riconosciuto Piccioni - e ora chiediamo una delibera che recepisca l'impegno a eliminare del tutto i pesticidi”.
“Vorremmo che l'allevamento in Valle giunga al traguardio di essere solamente biodinamico o almeno biologico – ha detto Attilio Perrone, presidente di Aabb - Tecnicamente è possibile, a livello burocratico per ora molto meno. Solo la Regione può trasformare un sogno in realtà; con il nostro appello vogliamo sensibilizzare gli ambienti politici verso lo sviluppo dell' agricoltura biodinamica, incentivando la commercializzazione di alcuni prodotti e vietandone invece altri, che sono dannosi”.
Tra le sostanze da mettere al bando vi è il glifosato: “Tra i probabili cancerogeni per l'uomo – ha spiegato il dottor Sauro Salvatorelli, medico di base e rappresentante dell'Associazione Medici per l'Ambiente - nel 2016 il glifosato è stato reinserito nella 'lista buona' dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FAO. Fatto sta che il glifosato stermina lombrichi e batteri facilitatori dell'agricoltura, alterando completamente la biosfera dove nasce ciò che produciamo e che mangiamo”.
“Per la Regione la strada della biodinamica sarebbe pienamente coerente con la scelta di eliminare gli ogm e di riutilizzo dei rifiuti umidi – ha precisato Adriana Viérin, presidente de L'Agrou - nel programma di questa Legislatura è indicato chiaramente il sostegno all'agricoltura biologica”.
L'appello chiede “misure generali per la tutela delle acque con fasce di rispetto in prossimità dei corsi d'acqua, l'indicazione entro due anni di zone di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano in cui è proibito l'utilizzo di prodotti fitosanitari, la forte limitazione di pesticidi lungo le ferrovie e le strade regionali e divieto assoluto di utilizzo nei pressi dei centri abitati, misure di gestione delle aree verdi alternative all'uso di pesticidi e diverse misure rivolte agli agricoltori, tra cui l'informazione sui prodotti proibiti e quelli considerati pericolosi e incentivazioni economiche a chi sceglierà il biologico e il biodinamico”.

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Per un’agricoltura valdostana “bio al 100%” - Ultima modifica: 2017-01-02T00:00:00+01:00 da Redazione

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