Una grande vittoria – ha dichiarato l’associazione ambientalista Greenpeace - ottenuta grazie alla mobilitazione di migliaia di persone per molti anni
Un convegno promosso da Assisementi e Federbio Giovedì 3 maggio nell'aula magna del plesso di Agraria dell'Università degli Studi di Bologna, ore 14.00
In particolare, l’Associazione giudica “un’operazione complicata e inapplicabile il modo in cui viene proposta la certificazione di gruppo”, mentre ritiene che la scelta fatta sui residui accidentali di pesticidi apra “un vero e proprio vulnus nei valori del bio e rischia di minare alla base la fiducia dei consumatori”
Si parlerà del quadro normativo dell'agricoltura biologica, del biocontrollo di parassiti e patogeni delle piante, dei nuovi strumenti di miglioramento genetico e si potrà conoscere il punto di vista delle parti interessate. Il prossimo 31 maggio dalle 9.30 nell'aula C03 a Milano in via Luigi Mangiagalli n, 25
Secondo l’associazione non ci sarà alcun vantaggio per gli ulivi malati. Ci sarà invece un danno certo per l’ambiente e per le aziende biologiche che, dopo i trattamenti, non potranno avere la certificazione bio per almeno 4 anni
La questione dei residui accidentali di pesticidi fra le più discusse, perchè non è prevista una soglia al di sopra della quale il prodotto non può più essere venduto come biologico, come invece succede già da tempo in Italia
“Da oggi al 2021, anno della completa applicazione, le istituzioni europee e l’intero movimento biologico- ha dichiarato Paolo Carnemolla, presidente di Federbio - son chiamati a un forte impegno affinché il regolamento si possa applicare al lavoro quotidiano di tutte le componenti della filiera di produzione biologica. Lo sviluppo del settore biologico deve ora diventare una priorità delle politiche europee e nazionali”
Garantire l'alta qualità dei prodotti, Aumentare la produzione nell'UE, Evitare la contaminazione da pesticidi chimici o fertilizzanti sintetici. I parlamentari di tutti i partiti italiani hanno votato contro, definendo comunque il nuovo regolamento un'occasione persa
Il nuovo Regolamento entrerà in vigore nel 2021, nel frattempo saranno ancora possibili modifiche da parte della Commissione europea. Fra i punti più controversi le norme che regolano la presenza accidentale di residui di pesticidi nei prodotti biologici
Lo confermano due nuovi studi segnalati da “The organic center”. Uno riguarda la maggiore presenza di api selvatiche, e dei fiori che bottinano, nelle aree circostanti i campi biologici. Il secondo invece riguarda il maggior numero di specie di uccelli svernanti nelle aree condotte con i metodi dell’agricoltura biologica










