WWF e Grow the Planet scendono ‘in campo’ per coltivare cibo sano, stili di vita sostenibili e una biodiversità urbana che fa bene all’ambiente e alle città. Ma anche un’occasione d’incontro con gli agricoltori e i loro saperi
Sulla piattaforma WWF One Planet Food dedicata all’alimentazione sostenibile, nasce la sezione speciale “Coltiviamo la Natura in città” un percorso a tappe realizzato insieme a Grow the Planet che per i mesi a venire offrirà indicazioni sempre nuove per avviare l’orto in tutte le stagioni e nonostante i limiti di spazio, i segreti per coltivare bio e sostenibile, spunti creativi per fare l'orto pensando all'ambiente utilizzando ad esempio materiali riciclati come lattine, pneumatici o sacchetti, consigli “d’autore” e presto la nuova app per riconoscere, taggare e condividere la biodiversità del proprio orto. Insomma, tutto quello che serve a una community di coltivatori di natura, esperti o ‘in erba’, che sta crescendo nelle case, nelle comunità, nelle scuole e perfino nelle aziende, e che promette di essere sempre più “nutrita”.
Per il WWF – si legge nella pagina del sito - “gli orti urbani non solo garantiscono cibo sano a chilometri zero, diffondendo stili di vita più sani e sostenibili (ottimi anche in tempi di crisi), ma soprattutto possono diventare una rete viva di aree verdi in grado di aumentare la biodiversità nelle nostre città, migliorandone la qualità ambientale e favorendo una ricchezza di natura e bellezza fatta di farfalle, cardellini, pettirossi, impollinatori preziosi come api e calabroni che vanno scomparendo, oltre a fiori, frutti e piante di ogni tipo. Uno strumento tanto più importante, se si considera che le città occupano il 2% delle terre emerse ma consumano il 75% di tutte le risorse, che entro il 2025 ospiteranno il 65% della popolazione mondiale e che nei prossimi 40 anni copriranno una superficie pari a tutta l’Europa occidentale, ovviamente a discapito di aree naturali e terreni agricoli”.