L’autrice, in controtendenza a quell’ossessione culturale contemporanea che ci vorrebbe tutti allegri e con pensiero positivo, invita a rivalutare il nostro carattere personale
Editore: Tecniche Nuove
Pagine: 198
Formato: 13,5 x 21 cm
Anno: 2015
Prezzo: Euro 18,62
L’autrice, in controtendenza a quell’ossessione culturale contemporanea che ci vorrebbe tutti allegri e con pensiero positivo, invita a rivalutare il nostro carattere personale.
Talvolta un’esistenza ‘tormentata’, se autentica, può ugualmente valer la pena di essere vissuta.
Il testo spiega che la ricerca forzata di un significato nella vita, o i tentativi più o meno pragmatici di ‘normalizzare’ gli esseri umani e ricondurli a modelli precostituiti, non sono possibili e neppure realistici e che ciò che conta non è la nostra abilità di evadere dalle situazioni dolorose con soluzioni tampone che anestetizzano le nostre incertezze, ma il coraggio di scontrarsi con le avversità.
Mari Ruti sostiene anche che stiamo perdendo la capacità di affrontare le complessità, le ambiguità, il disorientamento, le delusioni o la malinconia e quindi tendiamo a escludere un insieme di sentimenti che fanno parte della vita e non si possono cancellare.
Ascoltare la voce della nostra personalità significa essere consapevoli della nostra inimitabilità e unicità.
L'autore
Mari Ruti
Mari Ruti è docente all’università di Toronto dove insegna psicoanalisi, filosofia e cultura popolare. Ha scritto altri quattro testi (Reinventing the Soul, A World of Fragile Things, The Summons of Love, The Singularity of Being).
Tecniche Nuove pubblica per la prima volta in Italia un suo volume.