I dolci naturali


Questo libro è dedicato a chi è abbastanza saggio da sentirsi responsabile della propria salute, ma bambino al punto da non sapere resistere a un bigné colmo di delicata crema. Infatti le due cose, anche se è difficile crederlo, possono benissimo convivere.

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Editore: Tecniche Nuove
Pagine: 128
Formato: 14,3x21 cm
Anno: 2008
Prezzo: 8,90

Quanto tempo fa avete mangiato una fetta di torta senza avvertire i chili di troppo e la paura dei grassi saturi in circolazione? Forse neppure lo rammentate perché, sebbene i dolci non siano i soli responsabili di una serie di malanni che nascono fra le pareti della cucina, torte, pasticcini, gelati e bonbon hanno subìto negli ultimi anni un attacco massiccio da parte di medici, dietologi, naturisti e giornalisti del settore. Avete problemi di sovrappeso? Eliminate gli zuccheri! Il colesterolo vi perseguita? Attenzione ai grassi saturi nascosti nelle creme! Soffrite di disturbi intestinali? Provate ad eliminare le torte!
Nonostante ciò, i dolci li mangiamo lo stesso: talvolta di nascosto, avvertendo magari un senso di colpa, ma felici di ritrovare nella nostra bocca il sapore zuccherino e le consistenze delicate della tradizione pasticcera. Questo libro non vuole certo insegnarvi a privarvi di queste gioie, né dirvi che l’unica via di salute è lastricata di spiacevoli rinunce. Chi scrive vorrebbe piuttosto allearsi con quella parte di voi abbastanza saggia da essere responsabile della salute, ma bambina al punto da non sapere resistere a un bignè colmo di delicata crema. Perché le due cose, anche se ancora vi è difficile crederlo, possono
benissimo convivere. A suggerire come far sì che il matrimonio fra gusto e salute abbia successo, vorremmo fossero le ricette contenute in questo libro, diverso da tutti gli altri. Qui non troverete per l’ennesima volta la ricetta del tradizionale pan di Spagna o della crostata al limone “come la faceva la nonna”, piuttosto la ricetta di una pasta soffice che non distrugga il vostro fegato, ma neanche il palato, o di una crostata adatta a chi ha problemi con i grassi, eppure presentabile a una cena formale.

Gli autori

Sara Honegger Chiari
Sara Honegger Chiari, giornalista appassionata di cucina e letteratura, vive a Castellanza (Varese). È coautrice di Cucina naturale e La cucina facile ed ecologica.
Ilaria Biganzoli Corazza
Ilaria Biganzoli Corazza, giornalista appassionata di cucina, vive e lavora a Verona dove gestisce insieme al marito, l’Agriturismo Ca’ del Rocolo (www.cadelrocolo.com). È coautrice di La cucina facile ed ecologica e Oriente in tavola

Tiramisù alla ricotta

Preparazione: 20’+2h
Cottura: 5’
Difficoltà: bassa
Ingredienti:
150 g di biscotti savoiardi,
250 ml di panna fresca,
50 g di zucchero di canna,
250 g di ricotta,
2 cucchiai di caffè d’orzo tostato,
poco cacao amaro da spolverizzare in superficie.
1. In un pentolino portate a bollore 1/2 litro circa di acqua e solo allora versatevi il caffè d’orzo; mescolate con cura finché la bevanda riprende a bollire, quindi spegnete e lasciate raffreddare. A parte, battete la ricotta con lo zucchero (per questa operazione è molto
adatto un frullino a immersione affinché la crema risulti molto omogenea e spumosa), unitevi la panna, precedentemente montata, incorporandola con delicatezza perché non smonti.
2. Filtrate il caffè d’orzo in una ciotola piuttosto ampia, quindi inzuppatevi uno alla volta i savoiardi. Eseguite questa operazione velocemente, specie se l’orzo non è ancora freddo, in modo che i biscotti non si disfino. Foderate con questi uno stampo rettangolare,
versatevi metà della crema, ricoprite con il resto dei biscotti ed esaurite la crema per coprire il tutto.
3. Spolverate di cacao amaro e riponete in frigorifero per un paio d’ore almeno.
4. Ottimo, anzi migliore, il giorno dopo.

I dolci naturali - Ultima modifica: 2010-12-09T00:00:00+01:00 da Redazione

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