Vi capita mai di svegliarvi nel cuore della notte con la sensazione di aver fatto brutti sogni? Se siete intolleranti al lattosio o ad altri alimenti, forse dipende da cosa avete mangiato a cena. Un nuovo studio canadese, pubblicato su Frontiers in Psychology, ha esplorato il rapporto tra dieta, qualità del sonno e contenuto dei sogni in oltre mille studenti universitari. Dai dati raccolti emerge un legame piuttosto chiaro tra l’intolleranza al lattosio e la presenza di incubi, insieme a una qualità del sonno più scadente. La spiegazione ipotizzata riguarda i disturbi gastrointestinali notturni, come gonfiore o crampi, che potrebbero interferire con la fase REM del sonno, la fase in cui i sogni sono più vividi.
Tore Nielsen, professore all’Università di Montreal, nonché autore principale dello studio, sottolinea come la severità degli incubi sia collegata non solo all’intolleranza al lattosio, ma anche ad altre forme di reazioni avverse al cibo. “L’intensità degli incubi è fortemente associata all’intolleranza al lattosio e ad altre ipersensibilità alimentari,” spiega Nielsen. “Questa scoperta suggerisce a chi soffre di intolleranze che cambiare abitudini alimentari a cena potrebbe migliorare le notti. Potrebbe anche spiegare perché le persone così spesso incolpano i formaggi per i brutti sogni.” Un consiglio che può risultare interessante anche per gli italiani visto che secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’intolleranza al lattosio riguarda circa il 50-70% della popolazione adulta (anche se non tutti sviluppano sintomi) con percentuali più elevate al Sud e nelle isole.
Donne più “sensibili”
Nella ricerca, circa un terzo degli studenti ha dichiarato di soffrire regolarmente di incubi. Le donne hanno riferito più spesso sonni disturbati e sogni negativi rispetto agli uomini e hanno segnalato con maggiore frequenza la presenza di intolleranze alimentari. Una parte degli intervistati ha indicato un legame percepito tra ciò che si consuma e la qualità dei sogni, menzionando in particolare i latticini come possibile causa di sogni agitati o strani.
Secondo Nielsen “Gli incubi sono peggiori per gli intolleranti al lattosio che soffrono di sintomi gastrointestinali gravi e il cui sonno è disturbato.” Inoltre aggiunge che “Ciò ha senso, perché sappiamo che le sensazioni corporee sono in grado di influenzare i sogni. Gli incubi possono essere molto disturbanti, soprattutto se si verificano spesso, perché tendono a svegliare le persone, provocando malessere e inquietudine. Con la possibile conseguenza di volere allontanare il momento di andare a dormire, riducendo così le ore del riposo notturno.”
Insomma, i risultati dello studio suggeriscono che evitare cibi in grado di provocare disturbi digestivi, soprattutto in caso di intolleranze note, potrebbe contribuire a migliorare il riposo e a ridurre la frequenza degli incubi. Nielsen spiega che “Una maggiore consapevolezza delle intolleranze alimentari potrebbe far ridurre il consumo di cibi in grado di attivare sintomi disturbanti e influenzare il sonno.” Tuttavia, precisa che “sono necessari studi su persone di età e abitudini diverse per capire se questi risultati valgano anche nella popolazione generale.”
Non è ancora definito se sia il cattivo sonno a causare scelte alimentari peggiori - innescando una sorta di circolo vizioso – o se sia una dieta poco equilibrata a disturbare il riposo. O, ancora, se esista un fattore esterno capace di influenzare entrambi. Nielsen aggiunge: “Vorremmo condurre uno studio in cui chiediamo alle persone di ingerire prodotti caseari prima di dormire, per vedere se ciò modifica il sonno o i sogni.” Nel frattempo, chi è intollerante ai latticini può fare più attenzione a ciò che mette nel piatto di sera e valutare se poi i sogni diventano d’oro…





