Tra i colori
Interior design: una casa in armocromia

armocromia
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Si chiama armocromia ed è la capacità di stabilire quale palette di colori ci appartiene in base alle stagioni. Il nuovo trend sta spopolando tra star di Hollywood e influencer di grido che dispensano consigli su cosmetici, abbigliamento e anche la casa, dal colore delle pareti all’arredo. Per essere sempre più in sintonia con la propria essenza

Un soggiorno blu e bianco, una spruzzata di rosso e tanta luce naturale. A cosa state pensando? Probabilmente alle ultime vacanze nelle Isole Cicladi e vi sentite bene, incredibilmente bene. Perché i colori evocano immagini, ricordi, sensazioni, qualche volta persino gli odori. Di più: si accordano a noi. Lo dice l’analisi del colore personale, o armocromia, un approccio di tendenza (ma dalle radici lontane) orientato all’armonia, da sfruttare anche nel campo dell’arredamento. Per una casa che ci rispetti nell’essenza e accompagni le nostre aspirazioni, stanza per stanza. 

I guru dell’armocromia 

“A quale stagione appartieni?” Non saper rispondere equivale all’essere decisamente out! Perché lo studio dell’armonia dei colori sta spopolando online e offline. Scopo, definire quali tonalità ci esaltano sulla base di occhi, capelli e incarnato, raggruppandole nelle palette corrispondenti alle stagioni: autunno, inverno, primavera, estate. Una tendenza in crescita (oltre 220 mila post Instagram contenenti #armocromia) trainata dalla guru italiana Rossella Migliaccio, consulente d’immagine, fondatrice dell’Italian Image Institute e regina dell’Armocromia®.

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Ma facciamo un po’ di storia. L’analisi del colore personale legata alle stagioni si diffonde tra gli anni ‘70 e ‘90: la stilista e teorica del colore americana Suzanne Caygill pubblica Color: the Essence of You e fonda l’Accademia del Colore. Il risultato della sua consulenza d’immagine è una tavolozza di campioni di tessuto colorati a cui attingere per scegliere abbigliamento e accessori, ma anche l’interior design. Mentre la cosmetologa Bernice Kentner, autrice di Color Me a Season, trae le sue idee dalla decorazione d’interni: come per le pareti di una stanza, bisogna determinare di che tonalità è la nostra pelle per renderla piacevole alla vista, utilizzando i colori. Dalla casa alla persona, dalla persona alla casa. 

Una casa di stagione

Le strade da intraprendere per sfoggiare un interior design che sembri appena uscito da una rivista di settore sono due. La prima segue i dettami dell’armocromia e decide un pattern di colori stagionali accordato ai requisiti di base dell’abitazione, ad esempio il parquet in rovere naturale. Secondo questo approccio il marrone dalle tonalità calde richiama la palette dell’autunno, basata sulle tinte del foliage (beige, arancio, giallo senape, verde oliva, bordeaux) da riproporre in tutta la casa. Se invece non avete un elemento dominante scegliete il colore prediletto, ad esempio della carta da parati che vi piace tanto, e basatevi sulla palette di colore corrispondente alla sua stagione d’appartenenza per sviluppare l’armonia cromatica dell’intera abitazione. È il verde acqua? Attingete ai colori dell’estate!

L’energia giusta per ogni ambiente

La seconda via per definire i colori della vostra abitazione è quella di differenziare le tinte, stanza per stanza, basandovi sulle indicazioni della psicologia del colore e della cromoterapia in modo da rendere ogni ambiente “energeticamente funzionale”. Entrambe le teorie, armocromia e cromoterapia, distinguono tra colori freddi, che virano verso il blu e aiutano a rilassarsi, e colori caldi con fondo giallo che stimolano la concentrazione e la positività. I primi sono consigliati per la zona notte e living, i secondi per la cucina e lo studio. Il rosso rischia di sovra eccitare, dunque meglio relegarlo a piccoli suppellettili. 

Tra i colori secondari, il verde evoca l’equilibrio e l’amore per la natura, mentre il viola facilita la connessione spirituale: tinte perfette per l’area meditazione e relax. L’arancione dona una sferzata d’energia e creatività, un’alternativa al giallo per dare il meglio di sé ai fornelli. Anche il mix fra le due opzioni è un’ottima idea: scegliete dalla palette cromatica preferita i colori più indicati alla funzione specifica di ogni stanza. Per un’armonia ai massimi livelli.

Identikit della pittura eco

Se volete scegliere vernici che non apportino inquinanti all’interno della casa e siano “leggere” anche per l’ambiente, fate attenzione a queste caratteristiche.

Materie prime di origine naturale
A fare da legante ci pensano calce, resine vegetali, uova e anche le proteine del latte, mentre i pigmenti sono estratti da terre colorate e minerali. 

Bassa emissione di COV
I COV o VOC (Composti organici volatili), come benzene, toluene e xilene, possono irritare la pelle e le mucose. I valori limite per pitture e vernici, fissati dalla direttiva 2004/42/CE ed espressi in etichetta, variano in riferimento alla tipologia di prodotti vernicianti e alla base: acqua o solvente. In generale le idropitture hanno una concentrazione di COV molto inferiore, anche meno di 1g/litro, con un valore limite di 30 per la tipologia opaca.

Alta traspirabilità
Il grado di permeabilità al vapore acqueo, alto se superiore a 150, si può verificare consultando la scheda tecnica della pittura.

Produzione e packaging ecosostenibili
La certificazione Ecolabel garantisce un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto. 

Vernici antinquinamento
Di recente introduzione, trattengono le particelle nocive presenti nell’aria, purificandola. Airlite, grazie all’energia della luce, elimina i principali inquinanti presenti nell’aria, e inibisce la formazione di muffe, batteri e virus. Pura Active di MaxMeyer abbatte il contenuto di formaldeide migliorando la qualità dell’aria.

Interior design: una casa in armocromia - Ultima modifica: 2023-01-23T08:08:50+01:00 da Sabina Tavolieri

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