Ristrutturazioni green
Inquinamento indoor: la soluzione dei bio-pavimenti

pavimenti
Biopavimento Wineo
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La qualità dell’aria che si respira nel proprio ambiente domestico è un argomento tanto importante quanto sottovalutato. In questa partita giocano un ruolo fondamentale le superfici estese dei pavimenti: la loro salubrità influisce in modo sostanziale sul benessere delle persone che vivono in quell’ambiente

Quanto si “respira bene” tra le proprie mura? Le costruzioni moderne ed ermetiche, in combinazione con un’areazione non corretta, comportano l’incremento di sostanze nocive nell’aria dei locali. Uno scenario in cui le pavimentazioni hanno un’importanza particolare per la loro estensione, soprattutto se vengono utilizzati materiali che accumulano polvere. Un terzo delle persone in Europa soffre di asma e allergie, ma solo il 28% delle persone areano sufficientemente i locali. Coincidenze? L’esperta sull’argomento, l’architetto Antonella Empironi di Ideoteca si occupa di ristrutturazioni, soprattutto in ottica green, proponendo soluzioni salubri e sostenibili. «Non si vedono, ma spesso ci sono: le esalazioni nocive dei prodotti per l'edilizia, pavimenti in primis, pare portino concretamente all’aumento delle allergie e delle malattie croniche. Di conseguenza, i prodotti che non rilasciano sostanze dannose, sono uno dei principali asset della casa sicura e salubre».

Sostanze dannose e rimedi

Le pavimentazioni hanno un potenziale rischio elevato per l'impatto sulla qualità dell'aria interna. Tra le sostanze chimiche pericolose che possono essere emanate ci sono soprattutto etilbenzene e stirene, ma anche gli adesivi utilizzati per la posa delle pavimentazioni possono emettere vapori inquinanti. Un'altra sostanza dannosa è la formaldeide, proveniente da mobili, colle, rivestimenti,  schiume isolanti, trattamenti e finiture per pavimenti e parquet, detergenti per la pulizia della casa, insetticidi e apparecchi elettronici.

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«Prevenire è meglio che curare: occorre scegliere soluzioni ecologiche e che siano anche sostenibili per l’ambiente. Restyling e ristrutturazioni si rivelano grandi alleati: rinnovare le pareti di casa dipingendole con pitture atossiche ed ecologiche e sostituire il pavimento garantendo un prodotto privo di emissioni, sono scelte a tutto vantaggio di una migliore aria indoor».

Un paio di accortezze: occorre aerare spesso le stanze, per almeno cinque minuti 2/3 volte al giorno, al fine di impedire il ristagno delle sostanze nocive, evitando però gli orari del traffico di punta se la casa è collocata in un centro urbano inquinato.

Infine, per pulire i pavimenti, ma non solo, sarebbe preferibile utilizzare prodotti naturali, meglio se realizzati in casa, come l’efficace mix di aceto e bicarbonato.

Pavimenti: scegliere materiali naturali

Una pavimentazione classica è costituita da almeno tre strati: massetto di sottofondo, strato di adesione e trattamenti di finitura. Lo strato di adesione può essere a base di adesivi fenolici, ureici o poliuretanici: elementi dannosi per l’uomo poiché ad alto contenuto di formaldeide o di isocianati, in grado di emettere VOC (composti organici volatili) per lunghi periodi dopo la posa.

Wineo

«Non si dovrebbe mai sottovalutare un pavimento. La scelta ideale – ha spiegato Antonella Empironi - è una pavimentazione sostenibile, senza emissioni e odori. Per questo abbiamo stretto una partnership con l'azienda Windmöller che con il suo marchio Wineo che comprende i biopavimenti Purline, resilienti e innovativi. I pavimenti in oggetto non hanno cloro aggiunto, nessun plastificante, nessun solvente e sono in poliuretano ecologico ricavato dall’ecuran, un composto ad alte prestazioni che è stato sviluppato e prodotto dall’azienda». Si tratta di un materiale ottenuto prettamente da oli vegetali come l’olio di colza o di ricino e componenti minerali presenti in natura come il gesso. Per questo, la ricetta biologica ecuran ha portato ad un materiale sostenibile con materie prime rinnovabili e riempitivi naturali. «E tutto questo, con alte performance, come resistenza ai raggi UV e agli sbalzi termici, bassi costi di gestione nel ciclo di vita ed eccellente resilienza dopo un carico puntuale».

Inquinamento indoor: la soluzione dei bio-pavimenti - Ultima modifica: 2021-11-18T17:06:33+01:00 da Sabina Tavolieri

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