L'emozione dei colori
Dipingere casa: ogni stanza ha il suo colore

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Accesi o tenui, per zone dove si passa o si soggiorna, per rilassarsi o concentrarsi: la giusta selezione dei colori per dipingere casa aiuta a trovare il benessere e valorizza l'armonia dei diversi ambienti

La scelta del colore per dipingere casa ha avuto sempre un ruolo di primo piano nella definizione del progetto di interior design. Ma recentemente le priorità di scelta sono cambiate, perché sta diventando sempre più importante avere una casa che soddisfi i nostri bisogni emozionali, e siamo disposti a osare.
Prima della pandemia passavamo meno tempo tra le mura domestiche e cercavamo di scegliere tinte “a lunga conservazione e a lunga durata”, evitando di utilizzare colori più vivaci con il timore che ci stancassero subito costringendoci a ridipingere le pareti o a cambiare parte degli arredi. Il suggerimento, invece, è di utilizzare un colore se piace.

Alcuni cardini fissi, però, rimangono: il colore dovrebbe essere scelto in funzione dello spazio e del tempo in cui si soggiorna in quello specifico ambiente. Gli spazi di percorrenza possono essere molto più colorati degli spazi di permanenza, come la cucina, lo studio o il soggiorno.
Per questo, meglio evitare colori saturi, cioè colori puri al loro massimo livello di brillantezza e luminosità, come ad esempio il giallo acceso, l’arancione brillante, il magenta, per ambienti dove si permane, perché potrebbero provocare affaticamento visivo che, lentamente, evolve in stanchezza fisica.
Ecco allora alcuni consigli per una scelta consapevole e votata alla ricerca della piacevolezza, che non stanchi nel tempo ma che  contribuisca a dare il giusto tocco emozionale a tutta la casa.

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Cucina, meglio il neutro

In cucina protagonisti sono i colori e gli odori del cibo e, per questo, arredi e pareti fanno semplicemente da fondale, preferibilmente con colori neutri, più o meno chiari in funzione della luminosità dello spazio. I colori saturi, come l’arancione, il giallo, il verde, sono da evitare perché creano dominanti che modificano la percezione del colore del cibo.

Se si ha a disposizione una cucina piccola o poco luminosa saranno da scegliere colori chiari (come bianco o panna); se sono presenti materiali tradizionali e naturali, fra cui legno, terracotta, marmo, saranno loro, insieme al cibo, ad avere un ruolo di primo piano e andranno eliminati ulteriori stimoli visivi, scegliendo una tonalità del bianco.

Zona notte spazio al relax

Nelle camere da letto la scelta dei colori è al 100% votata a favorire il relax e, per raggiungere l’obiettivo, questi sono i criteri potenzialmente da seguire:

1. Si inverte lo schema seguito per la zona giorno: il soffitto può diventare più scuro di pareti e pavimento.

2. Attenzione alle luci: dovrebbero essere direzionate dal basso all’alto oppure essere a spot, come a ricordare le stelle.

3. È bene abbassare la saturazione dei colori, cioè prediligere tinte meno piene, meno accese.

I must del soggiorno

Per la zona giorno si possono applicare criteri di base che valgono per gli spazi ampi e dove si permane per tempi lunghi e rilassati.

1. Il pavimento deve essere più scuro delle pareti e del soffitto, seguendo il concetto della “chiarezza a scalare” dall’alto al basso.

2. Meglio scegliere colori neutri o poco saturi, per favorire il relax e la concentrazione, soprattutto se la zona giorno ospita anche una postazione di lavoro.

3. La tinta dipende dalla cultura del luogo e dal suo clima: in montagna si prediligono i colori caldi, mentre al contrario in zone molto calde è meglio scegliere colori freddi, capaci di rendere percettivamente più fresco l’ambiente.

Dipingere casa: ogni stanza ha il suo colore - Ultima modifica: 2021-05-24T07:51:40+02:00 da Redazione

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