Quale sia l’alternativa più ecologica non è semplice da definire. I fattori in gioco sono tanti: nel caso della lavastoviglie il consumo dell’elettrodomestico, il programma scelto, se si utilizza a pieno carico o no. Nel caso del lavaggio a mano, soprattutto la quantità di detersivo e di acqua utilizzata. Tendenzialmente una lavastoviglie moderna utilizza circa 10 litri d’acqua e 1,3 kWh (come consumo energetico), la metà del corrispondente lavaggio a mano. Ma i detersivi? Mentre quelli ecologici a mano sono facilmente biodegradibili, quelli per lavastoviglie contengono in molti casi trifosfati, che aiutano a pulire meglio ma contribuiscono all’eutrofizzazione dei corsi d’acqua. Vediamo allora per entrambi i sistemi dieci consigli per rendere il lavaggio dei piatti sicuro, efficace ed ecologico.
Se li lavi a mano
- Utilizza detersivo liquido alla spina o solido acquistato sfuso, in modo da ridurre gli imballaggi. In alternativa, compralo in confezioni grandi, in plastica riciclata e riciclabile.
- Scegli in ogni caso detersivi ecologici certificati Ecolabel, Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale), Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) e Ccpb (Consorzio per il controllo prodotti biologici).
- Trasferisci il detersivo liquido in un flacone con erogatore a pompetta (come il sapone per le mani): sarà più facile prelevarlo e ne userai di meno.
- Non eccedere con la quantità di detersivo, pensando di aumentarne il potere pulente; non è così.
- La quantità di schiuma che si crea non è sinonimo di efficacia del detersivo. Quindi non sceglierlo in base a questo parametro.
- Sciacqua o metti in ammollo i piatti immediatamente dopo l’uso: ti renderà più veloce il lavaggio.
- Lava prima i bicchieri, poi le stoviglie poco sporche e per ultimi piatti e tegami con tante incrostazioni, lasciati in ammollo. Risparmierai così tempo e acqua.
- Tieni il flusso dell’acqua aperto solo il tempo necessario per sciacquare, e mai alla massima potenza.
- Applica al tuo rubinetto un frangigetto, se non è già presente: piccole bolle d’aria si aggiungono all’acqua diminuendone la portata senza variare troppo il flusso.
- Prova le alternative vegetali a spugne e spazzoline: sono a base di legno e fibre naturali, come quella di cocco o, come la luffa, sono ricavate direttamente da una pianta. Quando sono rovinate, le puoi gettare direttamente nel contenitore dell’organico.
Se usi la lavastoviglie
- Elimina tutti i residui solidi di cibo che possono intasare filtri e fori dell’elettrodomestico.
- Se le stoviglie sono incrostate di sughi o creme, puliscile con una spugna imbevuta d’acqua e detersivo o con una spazzolina.
- Fai funzionare sempre la lavastoviglie a pieno carico, ponendo i tegami e i piatti sul cestello inferiore, mentre bicchieri, tazze e ciotole al livello superiore, avendo cura di non sovrapporli completamente. Infila tutte le posate nel portaposate.
- Utilizza il programma adatto al livello di sporco presente. Spesso il programma breve o quello eco sono sufficienti per un livello mediobasso.
- Scegli un detersivo ecologico certificato Ecolabel, Icea, Aiab o Ccpb. Ricorda che la polvere è più facilmente dosabile delle pastiglie e generalmente ha imballaggi inferiori al liquido. Prediligi le confezioni grandi, in carta o in plastica riciclabile.
- Se i piatti sporchi rimangono in lavastoviglie per più di un giorno, meglio fare un piccolo programma di ammollo e risciacquo per evitare che rimangano cattivi odori.
- Sostituisci il brillantante con la nostra ricetta a base di acido citrico (vedi sotto), decisamente ecologica, super efficace e che non lascia residui tossici sulle stoviglie.
- Carica periodicamente il sale nell’apposito vano, evitando che rimangano granelli sparsi nella lavastoviglie.
- Almeno una volta al mese rimuovi i filtri dell’elettrodomestico, elimina i residui e lavali bene. Con un panno in microfibra umido pulisci anche la vaschetta del detersivo e tutto lo sporco visibile, in particolare vicino alle guarnizioni.
- Da una a quattro volte l’anno fai una pulizia profonda versando nella vaschetta del detersivo del percarbonato di sodio e impostando un lavaggio lungo.
Brillantante fatto in casa
Ecologico, economico, facile da trasportare e da conservare: l’acido citrico è un anticalcare imbattibile, perfetto per trasformarsi nell’alternativa eco al brillantante. Lo trovi online, nei negozi d’alimentazione naturale o in quelli di pulizia della casa.
INGREDIENTI: 200 g di acido citrico, 800 g di acqua distillata
Sciogli i cristalli di acido citrico nell’acqua, mescolando bene fino a che non sia più visibile. Trasferisci il tutto con un imbuto in un flacone ben pulito. Conserva chiuso, al riparo da luce e calore.
USALO COSÌ: riempi la vaschetta del brillantante con la soluzione e gira la manopolina del dosaggio al massimo.