Vitamina D
Benessere: l’esposizione alla luce solare


La minor esposizione solare a causa della quarantena per il Covid-19 può avere conseguenze rilevanti sulla nostra salute? Come possiamo rimediare a tavola?

Soprattutto per chi non ha un dehor e un balcone, il periodo di quarantena che costringe a casa è ancora più sfidante per l’assenza di sole sulla pelle, fonte – si sa – di adrenalina e buonumore. Questo pensiero ci ha spinto a saperne di più sull’argomento, gettando particolare luce sulla corretta esposizione solare e sui comportamenti da adottare, anche a tavola. Per questo abbiamo intervistato la dott.ssa Irene Granucci, biologa nutrizionista, socia della A.I.Nut - Associazione Italiana Nutrizionisti.

Qual è, di norma - in termini di modalità e quantità - la corretta esposizione alla luce solare per il nostro benessere e la salute della pelle?

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L’esposizione solare varia in base al fenotipo e, in ogni caso, deve essere controllata. La “pericolosità” della radiazione solare, i famosi raggi UV, dipende dalla stagione, dall’orario e anche dal luogo dove ci troviamo. In base a questi fattori varia la pendenza e quindi l’intensità dei raggi solari.  In linea generale, per la pelle l’orario migliore è la mattina presto fino le 10 circa e dopo le 16. Nelle ore più calde l’attivazione della vitamina D può essere massimale anche in tempi ridotti, ma non se si usano creme solari. Quindi, è necessario evitare le ore in cui il sole è allo zenit nel periodo estivo e magari lasciare la pelle senza creme abbronzanti nelle ore mattutine e nelle ore del secondo pomeriggio in modo progressivo.
Nel momento in cui il sole non è alto, la produzione di vitamina D è rallentata e per questo è necessario aumentare il tempo di esposizione. I periodi migliori per una lunga esposizione con rischi di pericolosità ridotta sono i mesi primaverili: insomma da adesso fino a metà giugno sarebbe opportuno stare all’aria aperta e fare passeggiare sotto il sole!

Diretta esposizione al sole ed ombra. Quali differenze per la nostra pelle?

La non esposizione solare non è un danno per le nostra pelle, anzi, lo è solo per la carenza di vitamina D che ne consegue. Per la salute della pelle è indubbiamente migliore un’esposizione non diretta, ma questo non lo è se pensiamo al sole come vera unica fonte di vitamina D i cui processi di sintesi e attivazione sono direttamente correlati all’intensità della radiazione luminosa.

Quarantena: quali rischi si corrono in caso di assenza o diminuzione di esposizione alla luce solare?

Se per esposizione solare si intende stare sotto il sole o passeggiare con magliette a maniche corte e pantaloncini, il rischio è una carenza di vitamina D, di cui già, almeno nel periodo invernale, siamo scarsi.  La carenza di vitamina D ha ripercussione sulle ossa e sul sistema immunitario. Se invece si intende luce solare come luminosità, dobbiamo dire che è un potente mediatore neuroendocrino, quindi agisce sull’attivazione del metabolismo, scandisce il tempo del nostro sistema endocrino e la regolazione del tono dell’umore.

In caso di impossibilità, come nell’ultimo periodo, quali rimedi naturali potrebbero venire in soccorso?

Senza dubbio l’integrazione con vitamina D. Essa svolge numerose funzioni; è fondamentale per il nostro apparato osseo ed è indispensabile anche per il nostro sistema immunitario. La sua carenza non è solo un problema della terza età, ma sempre più bambini e adolescenti ne sono affetti. Essi vanno supportati e controllati perché è proprio durante la crescita che si ha il picco di massa ossea, da cui dipende il benessere dello scheletro con il progredire del tempo. Inoltre, come abbiamo detto, un sistema immunitario efficiente non può esserci in carenza di vitamina D.

Che alimentazione sarebbe più opportuna in questo caso?

Un terzo della vitamina D proviene dalla nostra alimentazione: pesci come salmone, sgombro e aringa, tuorlo dell’uovo e fegato. Nelle fonti vegetali è praticamente assente, ad eccezione dei funghi che andranno conditi con dell’olio per facilitare l’assimilazione delle vitamina.

 

Benessere: l’esposizione alla luce solare - Ultima modifica: 2020-05-05T12:19:54+02:00 da Sabina Tavolieri

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