“Nuove Terre”, l’agricoltura sociale vista da Francesca Comencini


Cinque cortometraggi, in collaborazione con Idea 2020 spin-off dell’Unitus, che raccontano storie diverse legate dall'attività agricola come mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate, a rischio di esclusione sociale

Alla fine dello scorso ottobre – si legge in un articolo su Tuscia Web - è stato presentato in anteprima nazionale il documentario “Nuove Terre”, firmato dalla regista Francesca Comencini con la collaborazione di Fabio Pellarin. Tra coloro che hanno reso possibile il progetto, finanziato dal Mipaaf, anche l’Università della Tuscia, che ha fornito la consulenza scientifica tramite lo spin-off Idea 2020 fondato e presieduto da Saverio Senni.
Idea 2020 è uno Spin-off dell’Università degli Studi della Tuscia che opera nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, adottando strategie e approcci che coniughino sviluppo economico, responsabilità ambientale ed inclusione sociale, a livello nazionale ed internazionale”.
 “Nuove Terre” è un progetto che comprende cinque cortometraggi che hanno come filo conduttore l’agricoltura sociale. Storie diverse, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l’attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate, a rischio di esclusione sociale.
Entusiasta la regista Francesca Comencini: “Ho cercato, in questo progetto sull’agricoltura sociale, di mettere a fuoco le persone, le loro storie, i loro volti, le loro mani – ha spiegato. Sono nuovi agricoltori che, attraverso esperienze diverse, sono approdati, per scelta o necessità, in modo tardivo o inatteso, al lavoro antico e faticoso dell’agricoltura. I loro gesti ripetuti, i loro fiati, la loro inesperienza che diventa meraviglia, hanno catturato il mio sguardo. Osservare le vite degli altri è la cosa che più amo fare e che più mi fa sentire viva, a mia volta. È stato dunque un circolo vitale questo lavoro documentario. Molto intenso”.
Saverio Senni, presidente dello spin-off Idea 2020 dell’Università della Tuscia che, tra le altre cose, ha avuto il ruolo di proporre le realtà dove realizzare le riprese, ha precisato: “L’obiettivo di ‘Nuove Terre’ non è raccontare cosa sia l’agricoltura sociale, ma raccontarne lo spessore umano e Francesca Comenicini è riuscita a catturare al meglio la profondità e anche ‘poesia’ di tutto ciò”. I cinque cortometraggi riguardano due esperienze in Piemonte; una in Toscana; una a Roma e un’esperienza in Calabria in un contesto più difficile, dove si affronta anche il tema dei beni confiscati alla ’ndrangheta. “Quest’ultima esperienza calabrese è particolarmente interessante perché rivolta al reinserimento di donne con vari problemi di marginalità’’ ha concluso Senni.

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“Nuove Terre”, l’agricoltura sociale vista da Francesca Comencini - Ultima modifica: 2015-11-25T00:00:00+01:00 da Redazione

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