Lo coltivo da me
Questa pianta sa di pepe all’arancio!

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È una sempreverde che non vi abbandonerà mai. D'inverno sta in salotto e d'estate sul terrazzo. E se strofinate le foglie profuma anche la casa: vi presentiamo il pepe del Sichuan

Saranno le minuscole foglioline verde brillante o la forma aggraziata, ma il pepe arancio, o pepe del Sichuan, sta conquistando l'Europa. Eppure è sbarcato solo recentemente in Italia, arrivando dalle zone temperate dell'Asia. Lo Zanthoxylum beecheyanum, i botanici lo chiamano così, piace anche perché non si ammala quasi mai ed è una specie che cresce lentamente, quindi perfetta per il vaso. In primavera viene ravvivato da tanti fiorellini rossi, piccoli ma numerosi che poi si trasformano in bacche rosa/arancio molto piccole.

A colpire è anche il suo profumo: strofinando le foglie si sprigiona un aroma di agrumi dalle note piccanti, che può essere usato anche in cucina. È infatti è abbastanza apprezzato nelle ricette tradizionali Giappone, Cina e Corea. Si tratta dopotutto di un falso pepe, che a maturazione rilascia il seme nero al suo interno, usato abitualmente in cucina sia in Giappone che Cina e Corea.

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Al chiuso

Se lo comprate adesso l'ideale è tenerlo al chiuso, specie se abitate al Nord, altrimenti le gelate notturne gli farebbero perdere tutte le foglie. Nei climi miti del Sud potrebbe invece sopravvivere senza soffrire troppo. Per non sbagliare meglio portarlo in casa, bastano poche cure perché rimanga un bel sempreverde. Ha bisogno di luce, quindi di stare vicino a una finestra, ma non di sole diretto. La raccomandazione più importante per mantenerlo in salute è di bagnarlo con parsimonia senza mai impregnare d'acqua la zolla e solo a terreno completamente asciutto.

Con l’allungarsi delle giornate, a febbraio, possiamo aggiungere all’acqua un po’ di concime per piante verdi, così lo prepariamo alla ripresa vegetativa primaverile.

All'aperto

Da quando il periodo delle gelate è finito, quindi in genere da aprile, il pepe arancio va riportato all'aperto. La prima cosa da fare è rinvasarlo in un vaso leggermente più grande con terriccio universale arricchito di fertilizzante organico, come il letame in pellet o humus. A inizio primavera si rimuovono i rami morti o danneggiati. Nello stesso periodo per mantenere armonica e folta la vegetazione va potato leggermente sul nodo da cui si dipartono le biforcazioni. Con le foglie così piccole sta molto bene modellato a forma di alberello, non a caso è molto amato da chi si occupa di Bonsai. Durante la bella stagione va bagnato più frequentemente ma sempre quando il terreno è asciutto e preferibilmente di mattina, perché non ama l’umidità. Anche all'esterno non va messo in pieno sole, la posizione ideale è un'ombra luminosa, al massimo può sopportare qualche ora di sole la mattina.

Ai fornelli

Il profumo di agrumi e il sapore piccante rende il pepe arancio interessante anche in cucina. Le foglie hanno un sapore interessante: prima si sente il sapore fresco e agrumato, poi arriva il piccante che invade il palato e ha quasi un effetto anestetizzante. Si usano crude per guarnire sia i dolci, sia i sughi. Sono molto potenti, per questo vanno usate con estrema parsimonia. Nei primi piatti non bisogna usarne più di 4-5 foglioline per porzione, o rischiano di coprire gli altri sapori. L'ideale è mangiarle a fine pasto, magari per dare sprint a qualche dolce al cucchiaio tipo la panna cotta, perché il sapore balsamico ripulisce il palato. Oppure si accompagnano bene ad alimenti dal sapore forte. Per esempio si possono accostare a una torta alle nocciole, o al sapore leggermente acido dei frutti rossi come i lamponi o il ribes.

 

 

Questa pianta sa di pepe all’arancio! - Ultima modifica: 2022-01-20T08:29:37+01:00 da Sabina Tavolieri

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