C’era una volta il riso. Bianco, perfetto, protagonista di risotti e contorni. Poi è arrivato il tempo del riso che fa anche bene. E oggi, grazie a Riso Vignola 1880, quel tempo ha un nome: Riso Vignola Biologico Integrale.
L’azienda piemontese, che di riso se ne intende dal 1880, come suggerisce il nome, ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella del benessere. Come? Con una nuova linea biologica integrale che mette insieme gusto, nutrizione e un’agricoltura dal cuore verde.
Una linea ampia, profonda e, diciamolo, anche piuttosto smart. Ci sono dentro i classici della cucina italiana come Arborio e Carnaroli, ma in versione integrale, quindi con più fibre, più vitamine, più antiossidanti. Accanto a loro, varietà dal fascino esotico come Basmati e Rosso, e chicchi profumatissimi come il Riso Nero. Tutti biologici. Tutti integrali. Tutti perfetti per dare un twist sano al piatto del giorno. Ma il bello non finisce nel pacchetto. Perché dietro questa linea c’è una filosofia agricola che merita attenzione: la pacciamatura verde. Niente diserbanti, neanche quelli bio. Solo erbe spontanee seminate nei campi che, una volta abbattute, creano una coperta naturale sotto cui il riso cresce protetto e felice. Meno acqua, meno sprechi, più rispetto per la terra.
Disponibile in confezioni da 500 grammi e già presente sugli scaffali della grande distribuzione.