Probabilmente il cocktail italiano più conosciuto al mondo, creato da Giuseppe Cipriani dell’Harry’s Bar di Venezia nel 1948 in occasione di una mostra dedicata a Giovanni Bellini. Fresco, leggero, di facile esecuzione. Il suo ingrediente principe è la pesca bianca, reperibile da giugno fino a settembre. Un frutto che va velocemente a ruba... sarà mica colpa del Bellini?
Un cocktail estivo
Diffidate del Bellini servito tutto l’anno nei bar, perché è spesso prodotto con succhi o puree di pesche gialle, e il risultato è ben lungi dall’essere lo stesso. In alcuni bar iconici di Venezia lo servono per 12 mesi, facendo un grande stock di pesche bianche e congelandone la purea. Ma anche in questo modo si perde tutto il fascino di questo cocktail
squisitamente stagionale.
La ricetta
Per 6 bicchieri: 1 bottiglia di prosecco, 1 kg di pesche bianche sbucciate.
1 Preparate la purea di pesche con un frullatore domestico o a immersione, frullando il tutto insieme a poca acqua per facilitare l’operazione.
2 Versate direttamente mezza bottiglia di prosecco ben freddo all’interno del frullatore, e mescolate il composto. Si perderà parte della frizzantezza ma la si recupererà successivamente.
3 Sporzionate in sei bicchieri di tipo “flute” oppure in calici da vino, e suddividete il resto della bottiglia di Prosecco per ridare nuova effervescenza al drink.
Trucchi da barman: per dare una marcia in più al vostro Bellini, aggiungete un paio di lamponi al frullatore mentre preparate la purea. Daranno al drink un bel colore rosa antico e ne bilanceranno acidità e dolcezza, pur mantenendo il gusto della pesca.