Imprinting e socializzazione felina
Gatto, l’età giusta per adottarlo


Qual è il momento giusto per adottare un gattino? Tra le 8 e le 12 settimane di vita, quando ha già acquisito competenze fondamentali per la sua socializzazione ed equilibrio comportamentale. Nei primi mesi, infatti, il cucciolo impara a interagire con l’ambiente e con gli altri, evitando problemi futuri come paura o aggressività. Scopriamo insieme le fasi di crescita del gatto e l’importanza dell’imprinting per il suo benessere

Tra le 8 e le 12 settimane di vita: questo è il momento ideale per adottare un gatto. Perché? Perché è importante per il suo sviluppo psico-comportamentale equilibrato e anche perché lo dice la Legge italiana, stabilendo il divieto di vendita o cessione di gatti (e cani) di età inferiore ai due mesi. Nei primi 2-3 mesi di vita è importante per il piccolo micio restare con la madre e i fratellini. Durante questo periodo si susseguono diverse fasi di sviluppo in cui l’animale apprende determinati comportamenti che gli permetteranno poi di adattarsi al mondo che lo circonda.

4 fasi di crescita

Lo sviluppo comportamentale del gatto è suddiviso in quattro periodi: prenatale, neonatale, di transizione e di socializzazione. Anche se non ancora provato scientificamente, sembra che nel grembo materno l’embrione riesca a sentire le stimolazioni ambientali percepite dalla madre e a “subire” in positivo (coccole e carezze) o negativo (stress) le sue sensazioni, sviluppando maggiore emotività o docilità caratteriale da adulto. Nel periodo neonatale (dalla nascita all’apertura degli occhi a 7-10 giorni) inizia a instaurarsi il legame d'attaccamento del gattino alla madre che gli fornisce cibo e calore. Dall’apertura degli occhi fino alla comparsa del riflesso d’orientamento uditivo (a circa 16 giorni) si ha invece la cosiddetta fase di transizione, durante la quale il gatto inizia la scoperta del mondo.

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L’importanza dell'imprinting

Alla fine del periodo di transizione inizia una fase in cui si formano nel gatto i concetti d’identità, presenza amica, estranea e i vari punti di riferimento. In questo processo di apprendimento (imprinting), che termina verso le nove settimane, l’animale acquisisce competenze che dureranno per tutta la sua vita e gli permetteranno di affrontare i diversi stimoli ambientali (suoni, odori, rumori, oggetti) e di relazionarsi e comunicare senza paura con i soggetti della stessa o di diversa specie, uomo compreso. Un gattino abbandonato molto piccolo, trovato senza la mamma e talvolta anche senza i fratellini, necessita di molte attenzioni e cure. Lo si può nutrire e curare, ma non sempre questo è sufficiente; spesso, infatti, il distacco precoce dalla madre e dal resto della cucciolata potrà portarlo ad avere da adulto problemi comportamentali (aggressività), paura e ansia per mancata o insufficiente socializzazione. In questi casi è importante rivolgersi subito a un veterinario per sapere come gestire al meglio questa delicata situazione.

Gatto, l’età giusta per adottarlo - Ultima modifica: 2025-02-13T08:00:03+01:00 da Sabina Tavolieri

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