Lo coltivo da me
Le tre immortali fra le piante grasse

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Per natura le piante grasse sono facili da coltivare, dopotutto provengono da zone dove la vita è davvero dura. Echeveria, Echinopsis e Crassula sono adatte anche ai pollici neri, oltre a essere molto belle

Vi presentiamo 3 piante grasse davvero eccezionali, sia per la loro tempra indistruttibile che per bellezza.

Echeveria, la trasformista

Di Echeveria non ce n'è una sola, ce ne sono più di 150. E molte sono davvero bellissime, come la Blu Sky nella foto. Sono ottenute attraverso incroci da alcune capostipiti che arrivano principalmente dal Messico. Quasi tutte hanno una spiccata vocazione all'indipendenza, così potete anche partire per le vacanze sicuri di trovarle sane e salve al ritorno. Magari giusto un po' sciupate. Non è il caso però di maltrattarle. Vediamo come farle star bene con poco.
- Se ne comprate una adesso fate in tempo a goderti una parte della fioritura che inizia in primavera. Per sostenere la fioritura usate un concime specifico per piante grasse. Mettete la pianta sul balcone in una posizione soleggiata e bagnate quando il terreno è asciutto.
- Prima delle vacanze immergete l'intero vaso nell'acqua per un quarto d'ora, lasciatela scolare, poi mettetela in un posto dove possa prendere l'eventuale pioggia, ma senza il sottovaso. Al ritorno togliete le parti rovinate e immergetela di nuovo nell'acqua in modo che si reidrati per bene.
- Con l'arrivo del freddo mettetela al riparo, perché non sopporta il gelo. Potete coprirla con tessuto non tessuto o metterla in una piccola serra sul balcone insieme alle altre piante. Con l'inverno va in dormienza quindi riducete gradualmente le innaffiature fino a sospenderle.
- In primavera, da marzo in poi, è il momento del risveglio. Cominciate a innaffiare poco per volta. Se vedete che le radici occupano quasi tutto il vaso è il momento di rinvasare. Usate un terriccio specifico per piante grasse che contiene anche i nutrimenti che servono alla pianta. Approfittate per controllare le radici e togliere quelle annerite. Aspettate una settimana prima di innaffiarle. Esponetela al sole gradualmente.
- Per moltiplicarla vi basta prendere una foglia e appoggiarla sulla terra, svilupperà da sola prima le radici e poi una nuova pianta.

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Echinopsis, l'esagerata

Caldo, gelo, siccità, questo cactus li sopporta tutti. Anzi delle basse temperature, anche sottozero, ne ha bisogno per avere una bella fioritura. Il suo punto forte sono proprio i fiori, grandissimi, eclatanti, del tutto sproporzionati al tronco tondo e spinoso. In genere le corolle sono bianco rosate, ma le nuove varietà hanno anche colori sgargianti come il fucsia e l'arancione. Arrivano dal deserto del Sud America e hanno davvero bisogno di poco: poca terra, poca acqua, poco concime. Resiste a tutto ma se la volete bella coccolatela così:
- Se la comprate adesso probabilmente la troverete in piena fioritura e alcune varietà continuano a fare fiori anche in estate. Ha bisogno di sole ma meglio non per tutto il giorno, scegliete una posizione dove circoli l'aria e possa prendere la pioggia. Bagnate sempre a terreno asciutto.
- Prima delle vacanze innaffiatela molto bene. Se state via 2-3 settimane non ha bisogno d'altro. Bagnate altrettanto bene al vostro ritorno e riprendete la routine.
- Con l'arrivo del freddo riducete le innaffiature, fino a sospenderle, ma fate in modo che prenda la pioggia.
- In primavera riprendete a bagnare gradualmente e concimate con un fertilizzante specifico per piante grasse, così lo preparate alla grande fioritura di maggio e giugno. Non ama molto essere rinvasato quindi aspettate fino a quando è diventato sproporzionato rispetto al vaso. Usate ovviamente terriccio specifico per cactus.
- Per moltiplicarla dovete solo aspettare che produca delle piantine figlie. Vanno estirpate con attenzione cercando di prendere anche la parte sottoterra. Lasciate asciugare all'aria per un paio di giorni. Interrate nel vaso, riempito con terriccio per piante grasse, e aspettate 3-4 giorni prima di innaffiare.

Crassula, l'alberello carnoso

Anche questa è una famiglia numerosa, ma di tutte, la più famosa è sicuramente la Crassula ovata. Arriva dall'Africa meridionale e richiede davvero poche cure. Se non abiti in un clima mediterraneo, la fioritura è un evento raro. Dovrebbe avvenire in primavera estate, ma al Nord può fiorire anche in autunno inoltrato, oppure mai. Nella maggior parte dei casi si tratta di fiorellini bianchi non particolarmente eclatanti. Le foglie in compenso hanno un aspetto lucido e carnoso per tutto l'anno. Specie se la trattate bene.
- Se la comprate adesso tenetela all'esterno, ma non sotto il sole. La posizione ideale è un'ombra luminosa oppure con poche ore di sole al giorno. Bagnate a terreno asciutto e fertilizzate 1 volta al mese con un concime liquido povero di azoto, così favorite la fioritura.
- Prima delle vacanze bagnatela bene per immersione e fate lo stesso al vostro ritorno. Fai in modo che possa prendere la pioggia.
- Nella brutta stagione portatela in casa. La crassula cresce bene nei nostri appartamenti specie se la mettete in una posizione luminosa ma non sotto i raggi diretti del sole. Riducete le innaffiature e innaffiate solo quando la terra è asciutta anche in profondità.
- Alla fine dell'inverno verificate se il vaso è ancora sufficientemente grande o se è ormai troppo piccolo. Nel caso rinvasate scegliendo un contenitore di circa 4 cm più grande. Va riempito di terriccio ben drenante, specifico per piante grasse. Alla base mettete della ghiaia per evitare i ristagni d'acqua, poi estraete il pane di terra dal vecchio vaso, cercando di non danneggiarlo e riposizionatelo nel nuovo contenitore. La pianta andrà rinvasata ogni 2 anni circa.
- Per moltiplicarla basta tagliare un rametto con almeno 4 foglie dalla pianta madre. Lasciate asciugare il taglio per un paio di giorni, poi interrate in un vasetto e aspettate altri 2 giorni prima di innaffiare.

 

Le tre immortali fra le piante grasse - Ultima modifica: 2020-06-10T16:45:06+02:00 da Sabina Tavolieri

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