Per andare incontro nel modo migliore alla bella stagione, è importante "lavorare" sin da ora sulla nostra salute. E in questo nostro spazio dedicato al benessere voglio affrontare un tema che per molte persone, soprattutto donne, può diventare un problema, sia estetico che di salute, in particolare quando comincia a fare caldo. Sto parlando della ritenzione idrica e, in generale, del ristagno di liquidi nei tessuti. I sintomi li conosciamo: gambe gonfie, pesanti, a volte addirittura doloranti. Ma perché succede?
Possibili cause
Chi fa un lavoro che richiede di stare molte ore in piedi oppure a sedere, sa bene di cosa stiamo parlando: il gonfiore delle gambe, infatti, conosciuto anche come edema periferico, spesso si verifica quando passiamo troppo tempo in situazioni di immobilità prolungata. Stare per troppo tempo seduti o in piedi senza pause può complicare il lavoro delle pompe muscolari, che consiste nello spingere il sangue verso il cuore. Così facendo, il sangue porta maggiore pressione nelle vene, forzando il fluido a uscire dai vasi e a stagnare nei tessuti, causando ingrossamento e a volte anche dolore. Gravidanze e alte temperature possono peggiorare la situazione, portando a un’ulteriore dilatazione dei vasi sanguigni. Anche troppa attività fisica a volte può avere conseguenze negative su questo problema, perché i microtraumi dei muscoli provocano un maggiore afflusso di fluidi nell’area interessata con l’obiettivo di facilitare il processo di guarigione, causando però una situazione di leggero edema. In alcuni casi, pesantezza e fastidio alle gambe possono essere provocati anche da problemi di salute, come l’insufficienza cardiaca congenita, malattie renali o danni epatici, che influiscono sulla capacità del corpo di gestire i fluidi. In caso di dubbio, chiediamo sempre aiuto al nostro medico di fiducia.
Cosa fare per sentirsi meglio
Il primo passo per evitare questi disturbi è fare una dieta sana e bilanciata. Segue, a ruota, praticare un’attività fisica costante, meglio ancora se caratterizzata da esercizi specifici per la circolazione, come quelli che ho inserito nella sezione dedicata SOS Gambe Gonfie all’interno della FFL (Federica Fitness Library). Anche camminare è un toccasana per la circolazione: quando si cammina la pressione esercitata dal peso del corpo schiaccia le vene dei piedi che, chiudendosi temporaneamente, impediscono al sangue di fluire verso il basso e lo spingono verso l’alto, contro la gravità, facilitando il ritorno venoso al cuore. Ecco perché la pompa plantare del piede svolge un ruolo fondamentale nel sistema circolatorio! E c’è una terza buona abitudine che potrebbe fare la differenza: la respirazione diaframmatica. Il diaframma è un muscolo posizionato alla base dei polmoni e attivarlo nella respirazione è utile sia per rilassare il corpo e la mente che per stimolare il processo di ossigenazione del sangue, con tutti i benefici che ne derivano a livello circolatorio. Chiamata anche respirazione addominale, questa tecnica, favorisce la stimolazione del flusso linfatico e contribuisce a eliminare le tossine dal corpo.
Occhio ai sintomi
Ormai lo sappiamo: il corpo spesso ci fa capire quando qualcosa non va e lancia il suo allarme anche quando la circolazione non è perfetta. Ecco i principali segnali, oltre al gonfiore di cui abbiamo già parlato, a cui fare attenzione: estremità fredde (perché il sangue non raggiunge le estremità come dovrebbe); variazioni di colore della pelle (che può diventare bluastra o rossastra); formicolio o intorpidimento (specialmente in mani e piedi). E infine occhio anche ai crampi muscolari, tipici del post allenamento, che possono essere dovuti alla riduzione del flusso sanguigno.
Due sistemi interconnessi
È importante ricordare che circolazione sanguigna e sistema linfatico sono strettamente interconnessi. La prima è il processo tramite il quale il sangue è pompato dal cuore a tutto il corpo, il secondo è essenziale non solo per il mantenimento dell’equilibrio dei fluidi corporei ma anche per l’eliminazione delle tossine, per l’assorbimento dei grassi a livello intestinale e per mantenere in buono stato le difese immunitarie. Come interagiscono tra di loro? La linfa, che origina dal fluido extracellulare raccolto dai vasi linfatici, viene restituita al sistema circolatorio sanguigno e questo ritorno di fluido è essenziale per mantenere la pressione sanguigna e il volume del sangue a livelli ottimali.
Federica Constantini, Fitness Coach & Food Blogger
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