Avere un sorriso bello e in salute è il desiderio di tutti: purtroppo con il passare del tempo anche la bocca invecchia. La prima regola è sempre prevenire: mantenere delle abitudini alimentari sane, avere una corretta igiene orale e fare controlli periodici dal dentista. Ma oltre a queste attenzioni, cosa si può fare?
Carie e retrazione gengivale
Con il passare degli anni è inevitabile l’usura dello smalto dovuta all’azione meccanica della masticazione. Lo smalto usurato rende il dente più sensibile soprattutto agli stimoli termici (caldo, freddo) con la conseguente sensazione di fastidio e dolore. Avere un'occlusione corretta è fondamentale affinché l'usura dei denti sia minima: è necessario perciò fin dall’infanzia sottoporsi a una visita con un ortodonzista, che nel caso interverrà per correggere malposizionamenti dei denti o delle ossa stesse. A ciò si aggiunge il fatto che avere denti storti non ne facilita la detersione e questo favorisce la formazione di carie a tutte le età. Più passano gli anni più l’osso e la gengiva che circonda i denti si ritirano fisiologicamente: ciò comporta la scopertura di una parte della radice dentale, zona più facilmente aggredibile dai batteri della carie perché non protetta dallo smalto. A fronte di tutto ciò è buona norma mantenere una corretta igiene orale ed è auspicabile usare prodotti di nuova generazione quali dentifrici, collutori e prodotti similari che possano remineralizzare lo smalto.
No ai cibi acidi
A minare l’integrità dello smalto contribuisce anche il consumo di alimenti particolarmente acidi: bevande zuccherate, cibo industriale, insaccati, agrumi, succhi di frutta concentrati, carni e latticini sono i principali imputati. Anche i cibi molto zuccherini, aumentando l’acidità del cavo orale, minano l’integrità dello smalto: è buona norma evitare di consumarli spesso durante la giornata. Inoltre in età avanzata è più frequente osservare problematiche di acidità legate al reflusso gastroesofageo e la xerostomia. Quest’ultima condizione è caratterizzata da una diminuzione della quantità di saliva nel cavo orale: la saliva è fondamentale per lo scambio di minerali con lo smalto e ne favorisce l’integrità nonché la lubrificazione della bocca. È buona norma quindi bere molto per compensare questo deficit.
Parodontite, quando le gengive si infiammano
La parodontite viene comunemente definita “piorrea” e identifica l’infiammazione dei tessuti (gengiva, legamento parodontale e osso) che circondano i denti. Tale patologia amplifica la perdita di osso che fisiologicamente avviene con il passare del tempo. Nei casi più gravi i denti iniziano a “dondolare” e alla lunga si va incontro alla perdita. Come anticipato, questa situazione comporta la scopertura della radice del dente che viene facilmente aggredito dai batteri cariogeni: controlli periodici dal dentista e un’eccellente igiene orale preservano da questa eventualità. È consigliabile anche ridurre, o meglio evitare, fumo e alcool che ritardano la guarigione delle gengive e possono inficiare le terapie del dentista. Alcuni decotti o collutori possono aiutare a prevenire l’infiammazione.
L'importanza di una buona occlusione
Il massetere è uno dei muscoli deputati alla masticazione e deglutizione, si trova a livello delle guance ed è il muscolo più forte di tutto il corpo, arrivando a esercitare una forza di circa 100 chili per centimetro quadrato. Si intuisce così come la masticazione possa esercitare grosse pressioni a livello degli elementi dentari e anche a livello dell’articolazione fra mandibola e mascella: carichi masticatori scorretti legati a malposizionamenti dentari o ossei possono dunque creare grossi danni.
Spazzolare nel modo giusto
Chiedete al vostro dentista la corretta tecnica di spazzolamento dei denti e fatevi mostrare la forza che è necessario applicare per pulirli senza danneggiarli. Lo smalto è il tessuto più duro dell’organismo ma una tecnica corretta di spazzolamento è essenziale per salvaguardarlo. Dopo un pasto particolarmente ricco di cibi acidi è consigliabile attendere almeno mezz’ora prima di spazzolare i denti per evitare che lo smalto sia più “debole” e possa essere compromesso dall’azione meccanica di uno spazzolamento aggressivo.
Rimedi casalinghi per la paradontite
Le "cure" più efficaci per la parodontite sono le sedute di igiene e le strategie raccomandate dal dentista (spazzolamento corretto, uso dello scovolino o del filo interdentale, collutori a base di clorexidina...). Eventuali rimedi casalinghi che si possono affiancare sono:
- Decotti di salvia o camomilla o malva che aiutano a togliere l’infiammazione gengivale: possono essere usati per fare degli sciacqui.
- Collutori a base di tea tree che, grazie al suo potere disinfettante, è un valido alleato contro i batteri.
- Collutori a base di probiotici: sono antagonisti dei batteri “cattivi” responsabili di gengivite e parodontite. Sono utili abbinati alle altre terapie.
Di Manuela Romanò, odontoiatra