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il blog di Franco Travaglini

Franco Travaglini vive e lavora nella campagna umbra. Giornalista professionista dal 1983, si è formato nelle redazioni di due quotidiani. Poi, come free lance, ha collaborato con varie testate scrivendo di animali, ambiente, alimentazione e agricoltura biologica.

I suggerimenti dell'Associazione per un voto che, nel corso della sessione plenaria dell'11 - 14 marzo 2013, aumenti le possibilità di sopravvivenza delle piccole e medie aziende agricole in Europa

Meno anidride carbonica con l’agricoltura biologica

Se si convertissero al biologico i terreni agricoli inclusi nelle aree protette del nostro paese ne risulterebbe un contributo del 7% alla riduzione dell’inquinamento da CO2 per raggiungere gli obiettivi previsti per l’Italia dalla Ue entro il 2020

Uno strumento internazionale di controllo aggiuntivo, frutto di investimenti privati, che dovrebbe entrare in funzione dal mese di luglio

Numerose organizzazioni europee hanno sottoscritto un appello per preservare le priorità finanziarie a vantaggio della ricerca

Si può inviare il proprio contributo entro il 18 marzo 2013

Cos’è una “BioFattoria sociale”?

Quando le attività agricole sono usate per promuovere l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate e a rischio di emarginazione, si parla di “agricoltura sociale”. Una realtà che si è evoluta negli ultimi anni ma di cui non si conosce con esattezza la dimensione. Qualcosa di più si sa di quelli che fanno anche agricoltura biologica. Ne parliamo con Anna Ciaperoni responsabile per l’agricoltura sociale nell’Aiab

Perché nel bio la carne è quella giusta

In questi giorni si accavallano notizie riguardo carne di cavallo, forse anche contenente farmaci, non dichiarata in etichetta e scoperta in percentuali diverse in preparati di carne utilizzati in numerosi prodotti industriali. Ma nel bio, una cosa del genere sarebbe potuta succedere?

“Niente paura dei cambiamenti”

Questo sembra essere il motto di una famiglia di agricoltori e allevatori originari delle Marche, che impararono a conoscere la Maremma Laziale perché, nella transumanza, ci portavano le pecore e lì, a un certo punto, decisero di trasferirsi. Non c’è da meravigliarsi dunque se la pronipote di questi antenati, qualche anno fa, è stata premiata con “Giovane agricoltore europeo più innovativo”. Ne parliamo con lei, Loretta de Simone, titolare dell’Azienda Agricola La Turchina a Tarquinia (Vt)

 

I cittadini, le organizzazioni e le amministrazioni pubbliche  sono invitati a partecipare a questa consultazione compilando il questionario on line entro il 10 aprile

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 14 febbraio

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