Igiene e ambiente
Come pulire il bagno in modo eco e salutare

come pulire il bagno
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Oggi è la stanza più coccolata della casa, a cui si richiede non solo di essere tempio del benessere ma anche di presentarsi accogliente e super brillante. Se cercate consigli per pulire il bagno in modo eco e salutare, ecco i nostri suggerimenti

Un idillio d’amore lungo anni, poi la convivenza, la diatriba sul tergivetro e la coppia si sfascia in un pugno di mesi. “Te l’ho detto mille volte, se non passi il lavavetro sul box doccia il calcare non se ne va più!”. Ed è proprio lui, il calcare, a rappresentare il tasto dolente della pulizia del bagno: incrosta la rubinetteria e la doccia, donando all’intera stanza un alone di sciatteria. La voglia di fare del bagno un tempio della lucentezza, più brilla più “sa di pulito”, ci porta a sovrappopolare il reparto detersivi, con un rischio maggiorato: i detergenti bagno convenzionali sono tra i più aggressivi e inquinanti perché ricchi di sostanze chimiche disinfettanti e disincrostanti. La buona notizia è che le alternative ecologiche ai cocktail chimici sono fra noi: si tratta di formulazioni il più possibile naturali che limitano gli effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Ad esempio, non contengono disinfettanti inquinanti, come la candeggina (il principio attivo è l’ipoclorito di sodio), e acidi fortemente corrosivi, come l’acido muriatico e il fosforico.

Iniziamo con il decluttering

Compito per casa: quanti detergenti per il bagno utilizzate? Probabilmente più di tre. Diminuire il range è il primo passo per votarsi alle eco-pulizie: meno ingombro, meno impatto ambientale e più risparmio. A diminuire è anche il rischio di scatenare reazioni pericolose per la salute mescolando impropriamente i detergenti, come ad esempio la candeggina all’acido cloridrico contenuto in molti anticalcare: la reazione dà vita al cloro gassoso, estremamente tossico se inalato. La mini lista dei must have potrebbe ridursi alla triade: detergente multiuso per tutte le superfici, anticalcare e wc gel. 

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Come scegliere prodotti eco

La confezione va osservata con attenzione per reperire le informazioni sull’eventuale pericolosità delle componenti, sulle modalità di utilizzo e sulle certificazioni che garantiscono alti standard di qualità e tutela dell’ambiente come Eco Bio Detergenza di Biocertitalia, Ecolabel UE, Aiab detergenza pulita, Eco Detergenza, Eco Bio Detergenza di Icea, Bioceq del Ccpb. Si aggiungono i simboli che indicano formulazioni vegan, nickel tested e le indicazioni riguardanti il packaging e il suo smaltimento. La lista degli ingredienti non è quasi mai riportata per intero e per reperirla è necessario consultare il sito web riportato sulla confezione.

L’avanzata di concentrati e polveri

Sono sempre di più gli eco detergenti in concentrato liquido e in polvere, libera o pressata (in pastiglia). Entrambi si diluiscono in acqua riutilizzando lo spruzzino con un notevole vantaggio ecologico. Con i concentrati e con le polveri “libere” il rischio è di non dosare bene e utilizzare troppo detergente. Le pastiglie monodose, spesso racchiuse in bustine colorate, eliminano questo problema ma un’attenzione in più dovrebbe essere rivolta alla loro messa in sicurezza perché potrebbero incuriosire i piccoli di casa. 

Must have dei detergenti

I prodotti multiuso green si compongono principalmente di tensioattivi di origine vegetale (tra i più comuni: caprylyl/capryl glucoside; cocamidopropyl betaine; sodium lauroyl sarcosinate; lauryl/myristyl glucoside; disodium cocoyl glutamate), sfruttano il potere anticalcare dell’acido citrico, l’effetto solvente dell’alcol etilico e le virtù antibatteriche degli oli essenziali, ad esempio di menta e tea tree. Molti di questi sono adatti anche alla pulizia dei vetri. Gli anticalcare eco più comuni sono a base di tensioattivi vegetali e acido citrico, oppure combinano acido citrico e acido lattico.
L’acido citrico è protagonista anche dei gel per la pulizia del wc insieme ad agenti addensanti naturali, come la gomma di xantano, agli oli essenziali profumati e, qualche volta, all’alcol.

Ossigeno attivo e probiotici

Tra le formulazioni multiuso 2.0 per la detergenza dei sanitari spunta l’ossigeno attivo, una componente eco-compatibile che innesca reazioni immediate anti sporco e igienizzanti. Ancora più innovativo l’utilizzo dei probiotici nei detergenti per wc capaci di eliminare lo sporco nell’immediato e di nutrire i “batteri buoni” che agiscono a scapito di quelli indesiderati inibendo una nuova contaminazione.

Come pulire il bagno in modo eco e salutare - Ultima modifica: 2023-03-24T15:17:56+01:00 da Redazione

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