Abitudini alimentari
Problemi digestivi: il vero e il falso

problemi digestivi
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La nostra dietologa Marina Ottaviani sfata (o conferma) i più diffusi miti alimentari legati ai problemi digestivi, dal bere a tavola al caffè dopo pasto, dai cetrioli "indigeribili" al fritto nell'apericena

I problemi digestivi sono tanti e possono essere anche molto fastidiosi, rendendo la vita di tutti i giorni più pesante e ostacolando anche attività sociali. Se i disturbi sono persistenti o intensi è meglio parlarne con il proprio medico per escludere malattie vere e proprie, ma se vanno e vengono e sono ormai ricorrenti da anni, possiamo provare a mettere in atto alcune piccole strategie per tenerli sotto controllo. Spesso sono proprio i piccoli “errori” che quotidianamente commettiamo a creare nel tempo uno squilibrio che poi sfocia in un disturbo. Cambiare queste abitudini è sicuramente il primo passo per imboccare la via della salute, senza farmaci e con risultati duraturi nel tempo.

Più si mastica, più si digerisce

Senza arrivare alle cinquanta masticazioni per ogni boccone, come suggeriscono molte scuole di macrobiotica, è fondamentale masticare a lungo (venti-trenta volte) anche se non viene spontaneo, perché questo consente agli enzimi della saliva di fare una predigestione degli alimenti, in particolare quelli ricchi di amido come i cereali. Inoltre, ogni cibo ben masticato avrà tempi di permanenza inferiori nello stomaco. Una buona masticazione attiva anche la motilità di tutto l’apparato digerente a valle, facilitando così il passaggio del cibo. 

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Separare sempre carboidrati e proteine

Mescolare tra loro molti cibi rallenta la digestione soprattutto se anche le quantità sono abbondanti. Chi ha una digestione lenta può provare a dissociare mangiando solo il primo o solo il secondo con verdura. Questo quasi sempre dà buoni risultati ma non occorre essere troppo rigidi. Anche un primo piatto unico con poche proteine di condimento può essere tollerato, così come una piccola fettina di pane insieme al secondo. 

Meglio non bere durante i pasti

Al contrario: bere un paio di bicchieri d’acqua naturale non fredda prima o durante il pasto non fa male, anzi aiuta chi ha poca salivazione a mescolare meglio gli alimenti. A patto che si mastichi a lungo e si beva a piccoli sorsi.

Il freddo blocca lo stomaco

Può capitare che lo stesso cibo risulti indigesto se consumato freddo. Questo non vale solo per le bevande ma anche per alimenti ricchi d’acqua, quindi frutta e ortaggi come pomodori o cetrioli. Meglio consumare tutto a temperatura ambiente e sorseggiare le bevande molto lentamente.

Fa bene calmare lo stomaco con una caramella

Meglio evitare: caramelle e gomme, masticate spesso tra un pasto e l’altro, non sono una buona abitudine. Intanto è più facile ingerire aria, poi lo stomaco produce acido preparandosi a digerire un cibo che non arriva. Inoltre, caramelle o gomme senza zucchero contengono sorbitolo, maltitolo, eritrolo, xilitolo, ovvero sostanze ad attività dolcificante fermentabili nell’intestino che, se consumate in grandi quantità, possono irritare il colon nei soggetti sensibili.

Per digerire ci vuole un caffè

Il caffè stimola la produzione di succhi gastrici, il che favorisce la digestione, ma se consumato in assenza di cibo o ripetutamente può peggiorare il senso di bruciore allo stomaco. E non cambia molto se il caffè è decaffeinato, perché a creare l’acidità sono altre sostanze oltre la caffeina. Anche il superalcolico a fine pasto è considerato digestivo, ma se prima aumenta la secrezione gastrica degli enzimi deputati alla digestione, poi rallenta lo svuotamento dello stomaco e sovraccarica il fegato per essere metabolizzato, per cui alla fine la digestione si allunga. Altre bevande considerate perfette per digerire sono le bibite gassate, ma sono acide e possono per questo risultare irritanti. E il gas, insieme ai cibi, distende le pareti dello stomaco favorendo il reflusso nei soggetti predisposti.

Digestione lenta? Evitare il pane

Il pane è un cibo che tende a gonfiare, ad alcune persone può dare particolarmente fastidio. Per attenuare questo inconveniente meglio tostarlo e poi farlo raffreddare. Oppure si può sostituire con cracker o fette biscottate senza lievito. In ogni caso, chi ha una digestione lenta deve purtroppo limitarlo molto, soprattutto in caso di vita sedentaria.

Esiste lo spuntino ideale?

Molto dipende da ciò che si è mangiato a colazione o a pranzo, dai gusti e dalle condizioni fisiche in cui ci si trova.

Per attenuare l’acidità di stomaco provate lo yogurt bianco, magari con un cucchiaino di miele. Anche la banana, matura e ben masticata svolge questa funzione. Qualche mandorla, senza la pellicina marrone, se viene masticata molto a lungo può essere d’aiuto, così come il latte di mandorle, non freddo e non zuccherato, o una bevanda a base di avena o riso. Tutti questi alimenti tendono a diminuire l’acidità di stomaco o comunque non hanno l’effetto di incrementarla.

Problemi digestivi: il vero e il falso - Ultima modifica: 2023-03-13T08:00:49+01:00 da Redazione

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