L'editoriale del direttore
SARÒ BREVE 
O meglio di no. È da qui che iniziano un po’ dei nostri problemi: dalla brevità. Sembra anche a voi che il tempo sia sempre meno e gli anni sempre più corti? No, non ditemi “è perché stiamo invecchiando” (classica risposta scontata): la realtà è che il tempo si accorcia perché stiamo vivendo nella brevità. Messaggi rapidi, notifiche che distraggono, news di 160 caratteri, consigli di 15 minuti, ricette da 5. Quando guardate 30 video brevi di fila vi ricordate di quello che avete visto? Forse ne ricordate due. E tutto il resto del tempo? Il vuoto. È qui che sparisce il tempo, tra il niente e il nulla successivo. Poi, a furia di restringere parole e gesti, escludiamo l’attesa, la riflessione, la densità delle nostre giornate, la complessità delle persone, e le rendiamo tutte uguali. La brevità toglie sapori, dettagli, profondità, e felicità.
Tutto sommato la felicità è una piccola cosa, scriveva Trilussa. Ma non la si incontra correndo via, e non va d’accordo con la fretta. Ecco perché, caro maestro Ungaretti, anche noi in questo periodo non abbiamo voglia di tuffarci in un gomitolo di strade, ma preferiamo rallentare, e adesso è il momento perfetto. Il vostro fegato non sarà d’accordo ma sta infatti iniziando il mese dei pranzi e delle cene luculliane, delle discussioni geopolitiche con i parenti e degli zii anaerobici che vi invitano alla passeggiata post prandiale. Tutti questi momenti e racconti condivisi rendono le giornate più lunghe e, per una volta, iniziamo a capire che è meglio così. Vi lascio con una lista di consigli di improbabili nutrizionisti da tavola tra cui parenti e amici, ovviamente da non prendere sul serio, rilasciati dopo un pranzo impegnativo di Natale. Postille: 1) il primo è di un genio indiscusso, 2) i veri nutrizionisti di Cucina Naturale potrebbero non essere d’accordo con tali massime di saggezza.
- Le calorie non contano se mangi in piedi: è un pre-workout;
- se inizi il pranzo di Natale già alle 12:01 con lo spritz, a fine serata apparirai agli altri a intermittenza come Yoda nella foresta;
- se contiene frutta, il dessert è automaticamente sgrassante;
- mangiare un piatto con il tofu ti rende un vegetariano onorario;
- non mangiare piatti che ti fanno ingrassare inutilmente: devi ingrassare utilmente, cioè il tuo grasso deve essere stato edificato da manicaretti eccezionali, che hanno reso felice ogni tua papilla gustativa. Sii orgoglioso del tuo grasso corporeo pazientemente fabbricato dalle gioie della vita.
🙂
Buone feste e utili ingrassamenti a tutti
i lettori di Cucina Naturale.
Chiara Fumagalli
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