Lo coltivo da me
Come coltivare la Nertera, la pianta più simpatica del davanzale

5 | 1 voto/i

La Nertera è una pianta irresistibile: bassa, compatta e piena di piccole bacche arancioni che sembrano caramelle (ma non si mangiano!). Scoprite come riconoscerla, le sue varietà più comuni e i trucchi per coltivarla al meglio anche se non avete il pollice verde

Piccola, tonda e un po' buffa: la Nertera è una pianta che sembra uscita da un cartone animato. Originaria dell’America Centrale e della Nuova Zelanda, è famosa per le sue bacche arancioni super decorative, come coriandoli permanenti. Non serve essere botanici per amarla: basta uno sguardo e la si riconosce tra mille, anche perché il suo look è inconfondibile.

Come riconoscerla senza diventare detective botanici

Se vedete una pianta bassa, tappezzante, con foglioline minuscole e tonde, già ci siamo. Quando arrivano i frutti, la Nertera granadensis sembra una mini distesa di palline arancioni o rosse. Attenzione, però: non sono commestibili, per quanto sembrino caramelle tropicali! Le bacche crescono dopo una fioritura minuscola e quasi invisibile, e restano decorative per buona parte dell’anno. È la tipica pianta che attira commenti tipo: “Ma è vera?!”.

Advertisement

Quanti tipi di Nertera esistono

In natura esistono diverse specie, ma la più comune da appartamento è la Nertera granadensis, quella con le famose bacche arancioni. Ci sono però varianti interessanti:

  • Nertera depressa: molto simile, ma con bacche più piccole e foglie più fitte.
  • Nertera balfouriana: una versione un po’ più rustica, perfetta per i giardini rocciosi.
  • Nertera ciliata: con foglie più grandi e bacche di un arancione intenso.

Tutte condividono la stessa indole: compatte, decorative e sorprendentemente resistenti (anche se non amano il freddo estremo).

Come coltivarla in autunno (senza mandarla in letargo troppo presto)

Con l’arrivo dell’autunno, la Nertera entra nella sua fase più “tranquilla”, ma non va dimenticata.
Ecco qualche dritta per mantenerla in forma mentre fuori piovono foglie:

  • Luce: spostatela in un punto luminoso dentro casa, lontano da correnti fredde e termosifoni. Le serve luce naturale, ma non calore eccessivo.
  • Acqua: riducete leggermente le annaffiature, giusto per tenere il terreno appena umido. Se resta troppo bagnato, rischia di marcire.
  • Temperatura: ideale tra i 12 e i 18 °C. Se la tenete all’aperto, spostatela in veranda o serra prima dei primi freddi.
  • Cura extra: eliminate le bacche secche e le foglioline rovinate, la pianta si rigenera meglio in primavera se la tenete “in ordine”.

In pratica, in autunno la Nertera non vuole attenzioni costanti, ma solo un po’ di comfort: luce, umidità giusta e zero stress. Un po’ come noi quando inizia la stagione dei maglioni.

 

Come coltivare la Nertera, la pianta più simpatica del davanzale - Ultima modifica: 2025-10-09T14:48:10+02:00 da Redazione

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome