Over-training
Sport sì… ma con cautela


Allenarsi in modo troppo intenso e assiduo può nuocere alla salute e ha risvolti negativi anche sulla mente. Il piacere di fare sport non deve trasformarsi nell’ossessione della forma fisica perfetta a cui dedicare sempre più tempo ed energia. Ne parliamo con Federica Constantini, fitness coach, che ha una lunga storia nel mondo dello sport

In ogni fase della mia vita l’attività fisica è sempre stata centrale, un punto fermo intorno a cui ruotava tutto il resto. Il mio primo grande amore è stato il pattinaggio su ghiaccio, disciplina a cui ho dedicato tempo ed energie per più di vent’anni: da giovanissima sono arrivata a essere campionessa italiana. Una volta abbandonato l’agonismo, ho scoperto che anche allenare mi regalava delle belle soddisfazioni: veder crescere la motivazione e i risultati delle mie allieve era impagabile! Ma proprio nello stesso periodo ha avuto inizio il mio rapporto di amore e odio con la corsa che ho praticato per circa dieci anni. Correvo moltissimo, tutti i giorni, sempre. E un bel giorno il mio corpo ha cominciato a dare segni di cedimento: ero piena d’infiammazioni, piena di ritenzione idrica… forse stavo davvero esagerando! Quando ho capito che era troppo per me, ho compiuto un grande gesto d’amore nei miei confronti e ho chiuso con la corsa. E proprio in quel momento ho iniziato ad allenarmi con gli stessi workout che propongo oggi nella FFL (Federica Fitness Library), dando vita così a una fase nuova, bellissima e che dura tuttora. La FFL mi permette di tenermi in forma e anche di trasmettere agli altri quello che so essere un vero toccasana per il corpo e per la mente! Se ti stai chiedendo perché ho voluto ripercorrere tutte le fasi della mia “vita sportiva”, la risposta è semplice, oggi voglio portare su Cucina Naturale un tema che mi sta veramente molto a cuore e che ho vissuto sulla mia pelle: il rischio che lo sport diventi un’ossessione. Può succedere, ma bisogna fare il possibile per evitarlo, e dipende solo da noi.

Mai sentito parlare di over-training?

Chi si allena con me lo sa, perché non smetto mai di ripeterlo: qualunque sia il percorso sportivo che stiamo per iniziare, è fondamentale procedere gradualmente e senza esagerare, ascoltare il proprio corpo e avanzare per piccoli passi, ricordando sempre che per raggiungere obiettivi grandi bisogna prima partire da quelli piccoli e alla nostra portata. Benessere a 360 gradi significa prima di tutto stare bene con sé stessi e in equilibrio con corpo-mente-spirito. Strafare non è mai una buona idea, mettiamocelo bene in testa! Esagerare vuol dire andare incontro ad esempio a quello che tecnicamente si chiama over-training (letteralmente “sovrallenamento”), uno squilibrio adattivo che provoca uno stato di stress psicofisico continuo: a causa di un’attività fisica troppo intensa, l’organismo non riesce ad eliminare la fatica accumulata nei tempi di recupero che ha a disposizione. Le parole magiche per evitare che questo accada sono Riscaldamento, Recupero e Defaticamento: il primo è un’attività a bassa intensità molto utile per prevenire possibili infortuni, perché attiva il circuito cardio polmonare e la mobilità articolare, preparando così il corpo allo sforzo. Il secondo invece permette al corpo di elaborare l’attività fisica svolta e trarne i maggiori benefici, magari anche con un massaggio, una sessione di stretching, integratori e idratazione, un lavoro aerobico leggero come una passeggiata per produrre endorfine ed eliminare le scorie metaboliche. Il defaticamento, infine, aiuta il corpo a tornare al suo stato originario pre-allenamento, permette di diminuire la temperatura corporea e di ridurre il rischio di infortuni.

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Segnali da non sottovalutare

Ma si può andare anche oltre il “sovrallenamento”: se praticato in modo eccessivo o quando diventa l’unica fonte di soddisfazione o identità per una persona, lo sport può diventare una vera e propria ossessione, con conseguenze da non sottovalutare anche dal punto di vista psicologico. Ecco alcuni campanelli d’allarme a cui fare attenzione:

1. Preoccupazione costante per l’esercizio fisico
Il pensiero è continuamente rivolto all’allenamento, al rendimento sportivo o al mantenimento della forma fisica, a discapito di altre attività o responsabilità.

2. Isolamento sociale
Si diventa meno disponibili alle attività sociali o relazioni interpersonali per dedicare più tempo all’allenamento o alla preparazione sportiva.

3. Depressione o ansia legate al rendimento
Sintomi di depressione o ansia quando non si riescono a raggiungere gli obiettivi prestabiliti nell’ambito dello sport.

4. Disturbi alimentari
Si può arrivare a sviluppare disturbi alimentari, come anoressia o la bulimia, nel tentativo di controllare il peso o migliorare le prestazioni sportive.

5. Lesioni fisiche frequenti
L’eccessivo allenamento può portare a lesioni muscolari o articolari che a loro volta possono peggiorare a causa della mancanza di un riposo adeguato.

Come uscire dall'ossessione?

Se anche solo uno dei comportamenti elencati sopra ti è familiare, ecco qualche consiglio per trovare un equilibrio più sano nella tua relazione con lo sport:

1. Riconoscere il problema
Se stiamo dedicando troppo tempo, energia o pensieri all’attività fisica, ammettiamolo prima di tutto con noi stessi.

2. Variare attività fisica
Facciamo uno sforzo per dedicare il nostro tempo anche ad altre attività fisiche o hobby al di fuori dello sport principale che stiamo praticando.

3. Programmare il tempo libero
Dedicarsi alla vita sociale e ad altri interessi è importante per fare sì che le giornate non siano completamente dominate dall’attività fisica.  Il corpo ci manda segnali e saperli riconoscere è fondamentale, mi raccomando, ascoltiamoci sempre!

Federica Constantini, Fitness Coach & Food Blogger

Federica Fitness Library

www.dolcisenzaburro.it

 

Sport sì… ma con cautela - Ultima modifica: 2025-09-25T15:55:05+02:00 da Redazione

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