Radicali liberi
Come difendersi dalla luce blu

proteggersi dalla luce blu

I raggi dei display sono una fonte d’inquinamento che danneggia in modo massiccio pelle e occhi. Per fortuna difendersi dalla luce blu è facile. Ecco come fare, con l’aiuto di cosmetici ad hoc

Fra computer, smartphone, tablet e televisori passiamo davvero molte ore davanti agli schermi. E sicuramente avrete sentito parlare con una certa preoccupazione della luce blu, o blu light che questi schermi producono. Gli scienziati la chiamano Hev, cioè High energy visible light. È una luce ad alta energia (tra i 380 e i 480-500 nanometri) che ci colpisce e fa parte dello spettro solare, proprio come i raggi Uva e Uvb, ma meno potente.
Ne siamo esposti ogni volta che usciamo di casa, ora però alla quantità che naturalmente è presente nell’aria abbiamo aggiunto quella emessa dai vari display a nostra disposizione.

Quali sono i danni

È scientificamente provato che la luce blu contribuisce ad accelerare la produzione dei radicali liberi. E si sa che queste molecole sono responsabili dell’invecchiamento della pelle, causando rughe, macchie e atonicità. Il rischio, come nel caso degli Uva, è che possano sfuggire al controllo fino a diventare una concausa dei tumori della pelle.

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Anche gli occhi sono degli organi particolarmente colpiti dalle radiazioni: un’esposizione eccessiva provoca arrossamenti, congiuntiviti ed è sospettata di danneggiare anche la cornea e il cristallino. L’uso smodato dei telefonini può essere una concausa dell’insonnia, perché i raggi Hev riducono la produzione di melatonina, l’ormone che regola i ritmi sonno veglia. Se non dormiamo impediamo anche alla pelle di autoripararsi, perché fra le 23 e le 4 del mattino la produzione di collagene e di elastina è ai massimi livelli, ma solo se siamo addormentati. 

Le strategie di protezione

Va da sé che il primo modo per difendersi dalla luce blu è passare meno tempo incollati agli schermi. Soprattutto la sera, soprattutto in camera da letto. Anzi un’ora prima di coricarsi, andrebbero proprio spenti, lasciandoli in soggiorno. Possiamo anche ridurre la luminosità dello schermo e utilizzare un filtro per la luce blu. Esistono molte app dedicate e alcuni telefoni sotto la voce regolazione schermo/luminosità, garantiscono un filtro nelle ore desiderate. Questo permetterà di proteggere sia la pelle che gli occhi, per i quali esistono anche appositi occhiali in grado di filtrare i raggi Hev. Naturalmente visite periodiche dall’oculista permetteranno di tenere monitorata la situazione.

Cosa chiedere a un cosmetico

Per definizione i cosmetici non sono farmaci, il loro compito è quello di mantenere la pelle in buono stato e da questo punto di vista possono fare tanto. Una crema con filtro solare, magari non troppo alto, è sicuramente una protezione non solo dagli Uva e dagli Uvb ma anche dagli Hev. È necessaria anche d’inverno e anche se si passa la maggior parte del tempo al chiuso. Oltre ai filtri serviranno anche degli ingredienti lenitivi che tolgano arrossamenti e irritazioni, come il pantenolo, l’allantoina, l’acido glicerretico e tanti estratti botanici, dalla classica camomilla, alla liquirizia, all’achillea.

Anche gli idratanti sono fondamentali, perché evitano la perdita d’acqua cutanea e aumentano l’idratazione dello strato corneo riducendo le rughe sottili e rendendo elastica e resistente l’epidermide. L’acido ialuronico è il re degli idratanti, ma anche l’aloe non scherza, o la glicerina.

Gli alleati più importanti però sono gli antiossidanti. Sono loro a tenere a bada i radicali liberi che provocano infiammazioni, invecchiano e nel tempo possono produrre mutazioni nel dna. Le vitamine sono le paladine della pelle più famose: la A che nell’Inci trovate sotto le forme retinyl palmitate, retinyl propionate, retinyl retinoate, hydroxypinacolone retinoate; la C che in etichetta si chiama ascorbyl palmitate o ascorbyl tetraisopalmitate; la E ovvero tocopherol, tocopheryl acetate, tocopheryl nicotinate. 

Anche molti estratti botanici sono al nostro fianco: il licopene dei pomodori, le catechine del tè verde, il resveratrolo dell’uva. E poi ci sono composti di provata efficacia come il coenzima Q10, la niacinamide, gli isoflavoni che si trovano in molti vegetali. 

 

Come difendersi dalla luce blu - Ultima modifica: 2023-04-01T17:05:52+02:00 da Sabina Tavolieri

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