In autunno e in inverno, a differenza dell’estate quando cerchiamo cibi crudi e rinfrescanti, possiamo sentire il desiderio di mangiare alimenti caldi. Ma questo non implica che dobbiamo cuocere tutto, perché crudo non vuol dire necessariamente freddo! Sfatiamo questo falso mito, in quanto molti piatti crudisti vanno degustati anche tiepidi o caldi. Ad esempio le bevande e le vellutate possono essere preparate con acqua calda invece che fredda, o scaldate nell’essiccatore a temperatura controllata, oppure a bagnomaria, o semplicemente sopra a un calorifero. L’importante è che gli alimenti non si cuociano o, meglio, che non superino i 42 gradi di temperatura, poiché, secondo la teoria crudista, questa è la temperatura oltre la quale si cominciano a impoverire perdendo nutrienti ed enzimi preziosi.
Ecco una vellutata a cui è difficile resistere!