L’uso di erbicidi può contribuire a sviluppare l’antibiotico resistenza in alcuni batteri


Uno di questi diserbanti è il glifosate, prodotto dalla Monsanto, di cui a dicembre la Commissione europea ha rinnovato per cinque anni l’autorizzazione alla produzione e all’uso. E’ di pochi giorni fa, però, la notizia che il Parlamento europeo intende costituire una Commissione d’inchiesta su come si è arrivati a questa decisione

Un nuovo studio pubblicato dal giornale scientifico Microbiology, e ripreso da The Organic Center , ha trovato che erbicidi usati comunemente possono avere l’involontaria conseguenza di aumentare l’antibiotico resistenza in alcuni batteri. I ricercatori hanno esposto i batteri alle formulazioni commerciali degli erbicidi 2,4-D, dicamba e glifosate. E hanno scoperto che dopo l’esposizione, i batteri spesso diventano più resistenti agli antibiotici di quanto fossero prima dell’esposizione. I ricercatori spiegano questo fenomeno dicendo che alcuni erbicidi sono, in qualche modo, tossici per i batteri, perciò l’esposizione ad essi può sviluppare delle difese che rimuovere le tossine dalle loro cellule. Una volta che questo meccanismo di difesa è innescato, i batteri possono usarlo per difendersi da altre tossine come gli antibiotici. Così, i batteri che sono capaci di rimuovere gli antibiotici dalle loro cellule debbono essere esposti a dosi di antibiotici più alti e per periodi più lunghi prima che il loro effetto si manifesti.

L’uso di erbicidi può contribuire a sviluppare l’antibiotico resistenza in alcuni batteri - Ultima modifica: 2018-01-24T09:00:28+01:00 da Franco Travaglini
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