Montagna tra sci e cibo
Dolomiti, pit-stop gourmet ad alta quota

dolomiti
5 | 1 voto/i

Dalla sciolina all’acquolina il passo è breve! Dopo essersi gustati chilometri di piste strepitose, con neve perfetta, un pensiero felice è sostare in un ristorante, in una baita o in un rifugio che propone piatti esclusivi e rivisitazioni gourmet della cucina tradizionale. Spostarsi sugli sci per degustare le creazioni di rinomati chef all’interno di deliziose baite in legno o sulle terrazze assolate dei rifugi, è una delle straordinarie esperienze offerte dal territorio delle Dolomiti, tanto belle da essere patrimonio UNESCO. Qui, panorami innevati mozzafiato e prelibate ricette si incontrano in un connubio di emozioni dove vivere in modo speciale la tradizione del “profondo nord”.

Tradizione ladina al Buffaure, in Val di Fassa

Per gli sciatori sono disponibili la nuovissima pista azzurra “Salvan”, dedicata al leggendario e curioso personaggio dalla lunga barba che vive i boschi e i fiumi del Buffaure, diverse piste rosse, tra cui la apprezzatissima “Panorama”, dotata anche di un nuovo “fun slope”, e la temeraria “Vulcano”, che vanta picchi di pendenza del 38% e un dislivello totale di 566 metri, per un momento di pura adrenalina.

Advertisement

Il circuito è collegato a oltre 1.200 km di piste ed è la prima porta di accesso trentina al Sellaronda. Dotato di un campo scuola a monte, ricco di giochi per consentire ai più piccoli di imparare divertendosi, la zona offre una serie di corsi di diverso livello tecnico e per diversi target di età.

C’è una particolarità su tutte che caratterizza le piste della skiarea del Buffaure: un’installazione gigante, realizzata in materiale naturale di recupero, che ritrae una Bregostana, una sorta di strega delle leggende ladine.

Baita Cuz

A disposizione degli sciatori, inoltre, ci sono 4 rifugi che garantiscono piacevoli pause enogastronomiche gourmet con specialità della cucina locale e momenti di relax: Al Zedron, La Bolp, Rifugio Buffaure e Baita Cuz, quest'ultimo dotato di 7 camere panoramiche recentemente rinnovate per un esclusivo pernottamento in quota. Tra i piatti forte del Baita Cruz ci sono il Tris di canederli con burro chiarificato e cavolo cappuccio e il classico strudel. Scendendo con gli sci a Pozza, inoltre, sono meritevoli di una sosta culinaria anche il Ristorante Soldanella e il Dolomiten Geyser, perfetto anche come après ski.

Il gourmet Skisafari in Alta Badia

Il comprensorio sciistico dell’Alta Badia comprende 500 km di piste collegate, con impianti di risalita veloci e confortevoli, un punto di partenza ideale per esplorare le piste del Dolomiti Superski senza usare la macchina. E qui è iniziata la stagione culinaria del Gourmet Skisafari, un circuito che si snoda a 2000 metri di altitudine. Per l’occasione, gli chef stellati che aderiscono al progetto "Sciare con gusto” propongono nei rifugi partner i loro piatti con i prodotti del territorio, in linea con una filosofia di una cucina etica e sostenibile.

In uno dei rifugi più gettonati, i Tablà, che in ladino significa fienile, lo chef stellato Riccardo Gaspari propone i suoi piatti esclusivi, tra cui la patata cotta alla brace servita con puré di patate, beurre blanc e la sua buccia.

Il goloso safari sulle piste dell'Alta Badia comprende anche il Piastrino: occorre scendere dalla seggiovia quadriposto Santa Croce e fare due passi per ritrovarsi sulla terrazza riparata dal vento, godere del sole e di un panorama senza fine. Qui, lo chef stellato Riccardo Agostini propone i Malfattini risottati, funghi di bosco, formaggio di baita, speck croccante e ristretto di Lagrein.

Marmolada tutta da gustare

Impianti di risalita ultramoderni, con più di 62 km di piste tecniche e 28 impianti di risalita, permettono di raggiungere tra le location più belle e panoramiche di tutta l’area sciistica Dolomiti SuperSki: il comprensorio di Arabba – Marmolada, un paradiso per sciatori e snowboarder, nonché posto privilegiato per godersi i panorami di rara bellezza del massiccio del Sella e del ghiacciaio della Marmolada.

Qui è possibile vivere il Sellaronda, il cosiddetto “giro dei quattro passi”: 40 km con gli sci ai piedi, ma anche lo skitour della Grande Guerra.

Oltre alle emozioni in pista, un altro fiore all’occhiello del comprensorio è l’offerta enogastronomica, tra cui il rifugio Viel dal Pan, dove l'alta cucina in alta quota è un'esperienza per soli 10 tavoli.

Rifugio Burz

Per soste golose e aperitivi cool, in località Pescoi c’è la Cesa da Fuoch, rifugio di design a pochi passi dalla stazione intermedia della telecabina: qui i protagonisti sono la grande cucina a vista, aperta a tutte le ore, il fuoco dei grandi camini indoor e le due magnifiche terrazze esposte al sole.

Da non perdere il Rifugio Burz ad Arabba che propone una cucina fatta di sapori autentici, piatti della tradizione e prodotti a chilometro zero accompagnati da una vasta scelta di vini e birre che accontentano tutti i palati.

Tutto il gusto delle Dolomiti friulane

È ripartita la stagione invernale in Friuli-Venezia Giulia: dalla nuova seggiovia dedicata al Giro d’Italia ai lavori di manutenzione e miglioria delle piste, lungo l’intero arco alpino, dalle Dolomiti alle Alpi Giulie passando per la Carnia, sono tante le occasioni per trascorrere momenti di relax a stretto contatto con la natura, rigenerarsi, praticare sport in uno scenario suggestivo e spettacolare e gustare i piatti tradizionali della gastronomia locale.

La nuova seggiovia “Giro d’Italia” sullo Zoncolan, la prima a sei posti della regione, è la perla delle novità: l’impianto, completamente rinnovato, si trova in una delle località simbolo per gli amanti dello sci, ma anche del ciclismo: denominato il Kaiser, conosciuto come una delle salite più dure per gli atleti, lo Zoncolan ospita il nuovo impianto che potrà essere utilizzato anche nella stagione più calda per trasportare le bici.

A Sappada si possono vivere interessanti esperienze enogastronomiche: qui il tour gourmet si accompagna alla magia fiabesca di questa località montana dove sono serviti piatti gustosi dal sapore antico come il frico, la zuppa di ortiche e la frittata con le erbe.

Ristorante Laite

Molto particolare è il ristorante Laite dove Fabrizia Meroi utilizza profumi, colori, sapori e sensazioni legate alla terra e alle stagioni. Una carriera lunga oltre 30 anni premiata nel 2018 dalla guida Michelin con un prestigioso riconoscimento: Chef donna dell’anno by Veuve Clicquot. Tra le ricette ci sono il Tortello all’uovo, broccolo fiolaro, pomodorino confit, latte d’acciuga e il Cappelletto di castagna nera, verza, caffè e koji d’orzo.

Gustarsi la Regina delle Dolomiti

Località che può vantare una storia millenaria, Cortina Vanta la bellezza della Valle d'Ampezzo, una conca ampia e soleggiata che ha una lunga tradizione nel turismo e che in tal senso guarda con ottimismo anche grazie all'assegnazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Cristallo

Incastonato nello spettacolare scenario delle Dolomiti, Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa è lo storico ed iconico albergo si trova in una delle destinazioni turistiche più ricercate in Italia per gli impianti sciistici e per le esperienze gastronomiche di alto livello.
Con una maestosa vista che spazia dalla città di Cortina d’Ampezzo alle Dolomiti, gli ospiti possono gustare diverse specialità gastronomiche nei 3 ristoranti guidati dallo Chef Marco Pinelli: Il Gazebo, La Veranda e Stube 1872. Inoltre, il bar lounge Cristallo è un elegante e fascinoso locale dove assaggiare cocktail originali come il Cristallo: un’interessante combinazione di liquore alla litchi e champagne rosé.

A Cortina, una meta imperdibile per amanti del gourmet è il ristorante San Brite, dove riscoprire le vecchie tradizioni di montagna in chiave contemporanea e dove sorprendersi con l’eccellenza di un caseificio che lavora il suo latte, producendo artigianalmente burro, formaggi e yogurt, senza prodotti chimici.

 

Dolomiti, pit-stop gourmet ad alta quota - Ultima modifica: 2021-12-22T07:58:44+01:00 da Sabina Tavolieri

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome