I negoziati sul bilancio Ue non devono penalizzare la ricerca


Numerose organizzazioni europee hanno sottoscritto un appello per preservare le priorità finanziarie a vantaggio della ricerca

Ora che si è vicini alla fase finale dei negoziati sul bilancio dell'Unione europea per il periodo 2014-2020, si prefigura il rischio che sia presa in considerazione un’ulteriore riduzione dei fondi per la ricerca. Così esordisce un comunicato stampa della Firab (Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica) che prosegue: secondo le stime che la Commissione europea ha pubblicato pochi giorni fa, questo si tradurrebbe in un taglio di dieci miliardi di € sul Programma Horizon 2020, su un budget originale di ottanta miliardi di €. Non sono solo i tagli a preoccupare, ma anche direzione e beneficiari degli investimenti previsti in innovazione: dei tre pilastri previsti dal Programma, il secondo sulla ‘leadership industriale’ vedrebbe allocati 20 miliardi di € per attività che devono presentare una "business-driven agenda". L'esperienza maturata nel passato insegna che simili programmi business-driven di ricerca dell'UE, nonostante le promesse che le priorità fossero dirette a piccole e medie imprese, sono stati in realtà intercettati principalmente da grandi aziende multinazionali per finanziare attività di ricerca già pianificate. In sostanza, i fondi di ricerca sono stati trasformati in sussidi al settore con scarso valore aggiunto in termini di risultati in innovazione e con una discutibile legittimità sociale ed economica. Le organizzazioni firmatarie chiedono quindi che laddove si presentasse un piano di ulteriori tagli alla ricerca, questi siano circoscritti al programma di "leadership industriale", e che più risorse siano destinate alle esigenze di ricerca in settori cruciali quali la sicurezza alimentare, la politica sanitaria di prevenzione, la ricerca pubblica di base, l’ecologia, l'agricoltura e le energie rinnovabili .

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I negoziati sul bilancio Ue non devono penalizzare la ricerca - Ultima modifica: 2013-02-27T00:00:00+01:00 da Redazione

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