Un po’ di spazio per se

Crostata ai pinoli, tofu e vin santo 518
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Crostata ai pinoli, tofu e vin santo 318Oggi lascio da parte la mia modestia e riservatezza e mi auto celebro dedicandomi un po’ di spazio a gratificazione del lavoro che porto avanti.
Credo che ognuno di noi a periodi debba concedersi spazio, tempo, meditazione sul proprio essere persona e essere pensante ricco di anima, spirito, passione, cuore e illuminazione sulla prospettiva che ha piacere di pensare per se e per chi ha avvolto dal proprio amore.

Allora mi dedico questa semplice torta, ne avrei potuto scegliere di grandiose, belle, spettacolari, ho capacità e mezzi in questo senso, paradossalmente le faccio spesso per gli altri.
Ma il senso di pensare a se forse è anche quello di raccontarsi attraverso una ricetta rispecchiando il cosa e come si è fino a quel momento e questa semplice crostata e un buono specchio.
Perché la dedica?
È il mio compleanno, non è che mi manchino i segni di affetto, anzi sono veramente tanti, ma appunto per una volta tralascio la riservatezza e mi dedico un po’ di spazio.
Buon compleanno.
A voi, invece, la torta!!

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Postilla: grazie al commento di Elena mi sono accorto di un errore (dovuto alla fretta e alla stanchezza): le dosi sono per 8-10 persone e non per 4.  Scusate tutti.

 

Crostata ai pinoli, tofu e vin santo

Crostata ai pinoli, tofu e vin santo 518

Ingredienti per 8-10 persone:

  • 300 g di farina tipo 2 o semintegrale,
  • 8 g di lievito per dolci,
  • 1 cucchiaino di buccia di arancia,
  • 125 g di zucchero di canna,
  • 8 cucchiai di olio di oliva,
  • 100 g di pinoli,
  • 300 g di tofu,
  • latte di soia,
  • vin santo

Preparazione

  1. Impastare la farina setacciata insieme al lievito, la buccia di arancia, 50 g di zucchero, l'olio e il solo vin santo sufficiente a ottenere un composto liscio ed omogeneo.
  2. Staccarne 1/6 circa, coprire il resto e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti, stendere invece subito la parte staccata allo spessore di 3-4 mm e cuocerla nel forno caldo a 180 gradi per circa 10 minuti.
  3. Tostare in un pentolino i pinoli, raffreddarli e frantumarli, tagliare a cubetti e frullare il tofu con lo zucchero rimasto e il poco latte di soia sufficiente a ottenere una crema densa come una ricotta, aggiungere i pinoli frantumati e la frolla cotta sbriciolata finemente, profumare la crema con alcuni cucchiai di vin santo.
  4. Oliare leggermente e infarinare una tortiera per crostate rotonda da 30 cm circa, stendere l'impasto riposato in forma tonda, adagiarlo nella tortiera, formare un bordo alto circa 1,5 cm da far ben aderire ai lati, bucare con una forchetta il fondo, farcirlo con la crema di pinoli e cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 30 minuti.

Un po’ di spazio per se - Ultima modifica: 2013-03-12T18:28:47+01:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

  1. be’, Giuseppe, auguri, auguri per tutto, buon compleanno
    e che la torta sia propizia a tutti 🙂
    a presto
    michele

    • Ciao Antonio,
      nessuna differenza sono la stessa cosa, serve per far capire, molto spesso quando indico tipo 2 molte persone vanno in crisi e non sanno di cosa parlo, allora per praticità scrivo anche semintegrale così hanno un idea più precisa rispetto a quello che devono cercare.
      Giuseppe

  2. ciao Giuseppe, a proposito delle farine, con il mulino ottengo la farina integrale, direi (più il germe di grano): se mi setaccio questa farina elimino un po’ di fibre e cosa ottengo? La farina semi-integrale? Ne viene un pane ancora abbastanza scuro. Com’è che si arriva alle farine bianche? Si va avanti con setacci più fini? Il mio l’ho acquistato come il più fine (almeno nel negozio). Te lo chiedo perché certe volte mi piacerebbe una farina più chiara (che comunque avrebbe il suo germe di grano); e poi, con la mia alimentazione, assumo comunque buone dosi di fibre, tanto da non doverle rincorrere per forza nel pane).
    Ho consultato un paio di libri senza togliermi tutti i dubbi. Grazie
    ciao
    michele

    • Ciao Michele,
      ti rispondo per ora velocemente, poi se riesco approfondisco.
      Per quanto fini non riesci a ottenere una farina bianca con i normali setacci, si ottiene con tecniche più raffinate (non a caso la farina è raffinata!!), a meno che qualcuno mi smentisca credo che non ci puoi arrivare.
      Ma chiedo udienza al mio riferimento in fatto di panificazione e farine appena posso.
      A presto
      Giuseppe

  3. Mi aggiungo al coro di auguri di tutti i tuoi appassionati lettori!! siamo in tanti a stimarti e seguirti con affetto…e se volessi sostituire lo zucchero della torta? nell’impasto 70 gr di malto togliendo 2 cucchiai di olio…nel ripieno acero o agave e niente soia…approvi?

    • Ciao Elena,
      grazie di cuore per il tuo messaggio di auguri.
      Nell’impasto va bene quello che suggerisci, nel ripieno va bene sia acero che agave, credo però che un po’ di soia ti sia necessaria lo stesso, anche se in realtà dipende molto dal tipo di tofu che trovi e usi.
      Mi racconti come è andata la tua variante se la realizzi?
      A proposito leggendo ora grazie al tuo commento mi sono accorto di une errore dato dalla fretta; la dose è per 8-10 persone, non per 4.
      Ratifico ufficialmente e chiedo venia.
      A presto
      Giuseppe

  4. Auguri in ritardo. Vorrei stupire delle mamme al compleanno di mio figlio, mi consigli questa torta? Sono tre anni che provo a propinare dolci vegani a queste feste ma devo ammetterlo, anche se sono migliorata, ho fatto molti buchi nell’acqua. Guardare un sano dolce vegano è molto diverso che guardare una torta di pasticceria e non neghiamo che l’occhio vuole assolutamente la sua parte! Il gusto: quando incontri qualcuno disposto a rinunciare al ‘gusto’ della vista, devi sorprenderlo col gusto del palato e io non ci sono ancora riuscita purtroppo. Hem, allora che dolce mi consigli per riuscire a sorprenderle? Sono disposta a preparare anche un dolce vegetariano. Grazie in anticipo. Tiziana.

    • Ciao Tiziana,
      grazie degli auguri,
      rispondo a tutti e tre i messaggi.
      La torta è buona, ma se vuoi stupire (soprattutto se c’è molta prevenzione in merito!) meglio sorprendere con altro. Vista la stagione appropriata ti consiglierei la crostata di pistacchi e fragole presente sul numero di maggio di Cucina Naturale; oltre a essere bella e di grande effetto è molto buona, vegan e non fa rimpiangere alcun dolce classico.
      Se comunque vuoi fare questa, che rimane molto valida lo stesso, potresti rimanere più sul vegetariano e usare della ricotta invece del tofu, il risultato organolettico onestamente è superiore in abbinamento con normale latte, il procedimento e i dosaggi identici.
      Puoi sostituire senza problema il vin santo con un succo che preferisci, ma raddoppia almeno la buccia di arancia per equilibrare il gusto.
      Si in genere questo tipo di torte sono più buone il giorno dopo, coprile bene però per non rischiare di far asciugare troppo la farcia interna.
      Se hai altro sono qui.
      Giuseppe

  5. Scusa, vorrei anche chiederti se in questo dolce che preparerò per me, è appropriato sostituire il vin santo con succo di mela o di pera o altro succo. Grazie ancora. Tiziana

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