Interpretare il linguaggio dei cibi per superare ogni ostacolo

Fusilli integrali con crema di broccoletti profumata 518

Fusilli integrali con crema di broccoletti profumata 318Se riuscite a interpretare il linguaggio dei cibi avete una strada aperta per superare molti di quegli ostacoli che spesso sembrano insormontabili quando ci si appresta a cucinare e preparare un pasto.
Si tratta di vedere in particolare il mondo vegetale come un libro aperto in cui sfogliare pagine e pagine ricche di contenuti, sorprese, colpi di scena, amori avvincenti, una passione vigorosa e tanti, tanti contenuti.

Aiutare a capire e interpretare il linguaggio dei cibi dovrebbe essere prerogativa e missione alta della mia categoria, la quale ha di per se la magia di rendere chiari quelli che in apparenza sono aspetti oscuri.
Ma la realtà è complessa, si è cuochi per molti motivi, spesso lo si è solo di nome, spesso della cucina, del suo amore, del suo lato umano, della sua funzione sociale non importa nulla.
Il mio augurio è che comunque con il lavoro di chi sa “far bene il cuoco” possiate accostarvi sempre meglio al linguaggio dei cibi e vedere automaticamente aperte molte soluzioni, pratiche per risolvere i problemi impellenti di sfamare il corpo, ma anche sostanziali per il mantenimento sano della buona salute.
Un esempio ve lo riporto con una bella ricetta, semplice e molto lineare non ha con se la “lussuosità” di molte moderne ricette di cucina piene di tecnologica chimica applicata all’estetica, ma questo almeno per me non ha importanza.
Interpretiamo un semplice broccoletto, siamo in uno scenario serale, commensali recriminano il desco, il tempo è poco, quasi nient’altro abbiamo a disposizione, si vuole qualcosa di diverso.
Ecco, invece di cadere nell’apparente disperazione di credere a una missione impossibile prendiamo tra le nostre mani i broccoletti e proviamo a leggere e ascoltare quello che hanno dentro di se.
Arricchiamo e accompagniamo i loro racconti con gli altri pochi elementi che abbiamo e creiamo così nuove storie e nuovi percorsi.
Chiediamo aiuto alle nostre conoscenze di cotture, guardiamo le attrezzature a disposizione, intuiamo più soluzioni per poi arrivare al compromesso migliore.
Il broccoletto ci dice che può, ad esempio, essere crema con niente o poco più, che una parte di esso può rimanere sostanza solida bella da vedere e lustrare, che un amico di sempre può essere un buon olio da olive, che di una o più spezie, come di erbe, come di aromi, mai si priverebbe.
Ci racconta che diventare crema e come salire di evoluzione, che se una parte sua crema non diventa gli rimane un legame col passato, che il grasso bello delle olive e gli altri aromi sono la proiezione del futuro.
Vedete quante cose ci racconta, ora ve le traduco in ricetta, ma poi raccontatemi voi i pensieri e le immagini che questo umile ortaggio di campo, apparenza anonima tra terre e campi dell’uomo, vi ha saputo lasciare nell’anima.
Da qui partite e cominciate a leggere i cibi.

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Fusilli integrali con crema di broccoletti profumata

Fusilli integrali con crema di broccoletti profumata 518

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 g di broccoletti verdi,
  • 320 g di fusilli integrali,
  • 1 cucchiaino di curcuma,
  • 1 cucchiaino di buccia di arancia grattugiata,
  • 40 g di pinoli tostati,
  • il miglior olio extravergine d’oliva possibile,
  • pepe,
  • sale

Preparazione

  1. Dividere i broccoletti in cimette, conservare anche il torsolo sbucciandolo in modo da mantenere il cuore interno tenero e tagliarlo a pezzi.
  2. Lessare i broccoletti per 10 minuti circa in abbondante acqua bollente salata, dopo 5 minuti scolare alcune cimette da lasciare come decorazione finale, togliere tutti i broccoletti rimasti con una schiumarola e trasferirli in un frullatore.
  3. Nell’acqua bollente lessare al dente i fusilli integrali, frullare i broccoletti con la curcuma, la buccia di arancia e la metà dei pinoli tostati versando l’acqua sufficiente a ottenere una crema densa.
  4. Solo in ultimo completarla con 2-3 cucchiai di ottimo olio da olive e regolare il sapore con poco di sale se necessario.
  5. Scolare i fusilli non troppo asciutti e condirli con poco olio e una macinata di pepe, stendere la crema di broccoletti sul fondo dei piatti e adagiarvi sopra la pasta, decorare con le cimette intere e i pinoli rimasti.
  6. Tutto questo in 15 minuti, giusto qualcosa in più se dovete tostare al momento i pinoli e preparare la buccia di arancia, ma ricordatevi che l’olio sia il meglio possibile e non elemosinate sul suo costo, vista la resa non ha per nulla senso.

Interpretare il linguaggio dei cibi per superare ogni ostacolo - Ultima modifica: 2013-01-28T18:23:21+01:00 da Giuseppe Capano

1 Commento

  1. Ciao Giuseppe, non so come contattarti se non con il blog per chiederti alcune informazioni a proposito di olio extravergine di oliva.
    Alcuni mesi fa ho acquistato il tuo libro “olio crudo e cotto”, volevo sapere se per caso conosci l’azienda Angarano di cerignola in Puglia, noi abbiamo acquistato dell’olio c/o questa azienda questa estate e recentemente abbiamo rifatto un ordine d’acquisto, ci sembra un’azienda seria e l’olio è molto buono.
    Sempre a proposito di olio, mi è capitato di aprire una latta acquistata circa 6 mesi fa, questo olio (azienda agricola i gelsi e la talpa in Sicilia, ha un profumo e un sapore di limone molto intenso, considera che non è la prima volta che lo acquistiamo e mai ci è apparso così. Nelle indicazioni del tuo libro non menzioni a sapori di questo tipo… il sapore in ogni caso è buono ma non essendo un’esperta volevo parlarne con chi lo è di certo più di me.
    Scusa del disturbo e grazie in anticipo della tua disponibilità
    Lisa

    • Ciao Lisa,
      buongiorno,
      no mi dispiace non conosco l’azienda Angarano personalmente e quindi non so darti informazioni in merito, andando così alla cieca il primo parametro potrebbe essere il prezzo per avere un giudizio molto sommario. In ogni caso se ti trovi bene come gusto credo che sia comunque un buon olio, per esperienza consiglio solo di avere più varietà e aziende agricole anche di regioni molto lontane perché i sapori e i profumi che ogni olio ha possono dare molto e essere funzionali ad alcuni piatti e non ad altri.
      Rispetto all’olio che sa di limone ho più perplessità francamente, se è un sottofondo di aroma non c’è nulla di strano può rientrare nel range di profumi e aromi della terra di produzione; se prevale ed è intenso qualcosa non torna, a meno che volutamente non siano stati usati limoni nella fase di produzione (ultimamente si usa molto e l’olio rimane comunque un buon olio, certo molto particolare) cosa che però andrebbe segnalata al consumatore. Per cui dipende molto quanto è intenso e invadente questo aroma di limone.
      Spero di averti aiutato, per il resto sono qui.
      A presto.
      Giuseppe

  2. ciao Giuseppe, mi faccio vivo dopo un po’ perché anche io mi sono ammalato e, nonostante tuoi post allettanti, non avevo testa di lasciarti messaggi. La ricetta di oggi mi stimola molto e pure la disposizione a lasciarsi parlare dai cibi. Ultimamente, adesso che non sono più proprio malato e riesco a comunicare col mondo dei cibi, sono stato convinto da una manciata delle ultime olive nere a lavorarle con sale grosso e aromi per conservarle. Vedremo come andrà.
    A presto
    michele

    • Ciao Michele è un vero piacere risentirti, spero tu sia in via di guarigione definitiva.
      Quella delle olive nere è una bella sfida, ma non ho dubbi che l’avrai vinta.
      In ogni caso buona “conversazione” con i cibi!.
      A prestissimo
      Giuseppe

  3. ciao Giuseppe, piatto mangiato per cena ieri. Com’è buono! Ed è anche facile e veloce da preparare. Capire e interpretare il linguaggio dei cibi è la strada e questo ne è un esempio proprio chiaro e lampante. Mentre cucini si rivela e il risultato è la conferma. Sono convinto che broccoletti, olio e spezie si siano accorti della mia riconoscenza 🙂
    grazie
    michele

    • Ciao Michele,
      purtroppo riesco a risponderti solo adesso, ma lo faccio con molto piacere visto il riscontro bello che mi hai raccontato.
      Che con questa ricetta sei riuscito a interpretare il linguaggio dei cibi è per me una grande soddisfazione e ho certezza anche io che broccoletti, olio e spezie abbiano sentito il battito del tuo cuore e l’incidere dell’anima mentre cucinavi.
      Dovrebbe essere proprio questo il massimo del risultato del lavoro di cucina, capire i cibi, fargli sentire la propria gratitudine, portare agli altri attraverso i sensi la loro essenza.
      Ambisco a una cucina così, non so se ci riuscirò pienamente, ma questo che mi racconti e che ho vissuto in prima persona nella sua creazione è un bel tassello!
      A presto.
      Giuseppe

  4. ciao Giuseppe, sei molto gentile, diciamo che, sotto la tua dettatura, sono riuscito a seguire il filo del racconto dei cibi 😉
    a presto
    michele

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