Frutta a sorpresa


Prugne, fichi, mirtilli e uva: presenti sulle nostre tavole normalmente al naturale, grazie al loro gusto intenso riescono a sposarsi con tanti piatti della tradizione come gnocchi e risotti oppure accompagnando secondi di pesce o vegetariani. Senza dimenticare i fantastici dessert e fuoripasto che li vedono protagonisti.

Dolce, particolarmente ricca di principi attivi protettivi e disintossicanti, la frutta di fine estate è un concentrato di energia solare che aiuta a rigenerarsi. Sceglietela però di produzione locale, consumatene almeno due porzioni ogni giorno, a partire dalla prima colazione e utilizzatela per gradevoli spuntini pomeridiani.
Al naturale e a temperatura ambiente, semplicemente ben lavata, oppure trasformata in macedonia o in frullati, non vi farà rimpiangere nessun altro dolce e proteggerà pelle e intestino, che con l’arrivo dell’autunno tendono a indebolirsi. Provatela anche per preparare dessert tradizionali e inconsueti piatti salati.

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I MAGNIFICI QUATTRO PER SALUTARE L’ESTATE

Dolce come un fico
I fichi sono disponibili in più momenti dell’anno poiché le piante fruttificano in tre periodi diversi, ma quelli di fine estate sono certamente più dolci. Il loro lattice, tipico dei frutti acerbi, è usato per cagliare certi formaggi e può avere effetto irritante. Consumate solo frutti ben maturi, anche con la buccia se provengono da zone lontane dal traffico. Da freschi, hanno un contenuto di calorie relativamente modesto e costituiscono un ottimo spuntino per il pomeriggio, con un paio di noci o di mandorle che li arricchiscono di acidi grassi essenziali. I fichi essiccati, decisamente più energetici, possono sostituire vantaggiosamente lo zucchero e altri dolcificanti nella preparazione dei dolci rustici.

Versatili prugne
Ne esistono numerose varietà con forme e colori diversi: giallo dorate come la Goccia d’oro, carnosa, succosa e dolce; verdi come la pregiata Regina Claudia, molto aromatica e adatta alle marmellate; rosse con sfumature violacee più o meno intense e polpa soda come la Santa Rosa, la Stanley, l’Italica, e la Francese, indicate per dessert e facilmente disponibili fino a settembre inoltrato. Al naturale, tra un pasto e l’altro, attenuano la sete e aiutano a combattere arsura e colpi di calore durante o dopo l’attività fisica. Cotte con poca acqua e consumate insieme al liquido di cottura, sono un buon dessert depurativo e lassativo. Come è noto le prugne secche svolgono un’azione lassativa più marcata, soprattutto se ammorbidite in acqua per alcune ore ed eventualmente cotte. Consumatene 3-4 a colazione, insieme a pane integrale o fiocchi di cereali. Limitatevi in caso di diabete, calcoli renali e difficoltà digestive.

I colori dei mirtilli
La varietà blu è reperibile sia allo stato selvatico, con piccole bacche molto profumate e dolci, sia coltivata, con bacche carnose più grandi e dal gusto delicato. Usate i mirtilli interi o frullati per insaporire dessert con yogurt o ricotta, muesli e torte casalinghe. La varietà rossa, solo selvatica, fornisce bacche minuscole, acidule e ricche di aroma, apprezzate per le conserve. In inverno, in mancanza di quelli freschi, potrete bere al mattino mezzo bicchiere di puro succo senza zucchero, a digiuno o durante la prima colazione, per la bellezza della pelle.

A tutta uva
Bianca, rossa o rosa, l’uva offre un’ampia gamma di aromi e differenti intensità di dolce. Settembre è il mese ideale per una vera e propria cura dell’uva, utile se siete soggetti a stipsi, ritenzione di liquidi, cellulite o dolori reumatici. Consumatene 300 g  ogni giorno, divisa in tre porzioni: un piccolo grappolo al mattino, uno al pomeriggio e uno alla sera, dopo cena. Concedetevi un pasto settimanale solo a base di uva, preferibilmente a pranzo.

Ecco alcune ricette che arricchiranno in modo originale la vostra tavola







Frutta a sorpresa - Ultima modifica: 2010-09-02T00:00:00+02:00 da Redazione

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