Fette di freschezza


L'anguria è fra i doni più graditi dell’estate e, anche se non va cucinata, si presta a gustose preparazioni

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Nel caldo dell’estate tra i frutti che la natura ci mette a disposizione primeggia con la sua inconfondibile forma l'anguria, alimento ancorato saldamente nella nostra tradizione. Frutto dal contenuto calorico molto basso, con discrete presenze di vitamine e sali minerali, basa la sua fortuna, oltre che sul gusto e sul profumo, sul piacevolissimo effetto dissetante che sa sprigionare dalla sua fragrante polpa, ricca di acqua in cui sono disciolte piccole quantità di saporitissimi zuccheri.

Buono a sapersi

•    Più di ogni altro frutto l'anguria va consumata matura. Prima di acquistarla esaminatela attentamente. Un'anguria ben matura presenta un viticcio alla base del peduncolo completamente disseccato e la buccia ben lucida, priva della caratteristica pruina cerosa che ricopre i frutti acerbi. Lo scricchiolio che si avverte comprimendo tra le mani l'anguria e il suono sordo e cupo prodotto battendo il frutto con le nocche delle dita costituiscono altri validi indizi per accertarsi del giusto grado di maturazione.
•    La luce favorisce la degradazione di parte del patrimonio vitaminico dell'anguria per cui evitate di acquistarle in confezioni pre-affettate.
•    Una volta aperta l'anguria va conservata in frigorifero, avvolgendo nella pellicola per alimenti.
•    Consumare il frutto lontano dai pasti evitando di ingoiare i semi.

Ecco qualche consiglio per gustarlo insieme ad altri frutti di stagione.





Fette di freschezza - Ultima modifica: 2014-07-14T00:00:00+02:00 da Redazione

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