Non occorre essere raffinati gourmet per sapere che il prezzemolo fresco ha tutt’altro sapore rispetto a quello secco o congelato. La soluzione migliore è l’autoproduzione. Le due cose di base per avere successo sono dare alla pianta qualche ora di sole al giorno ed evitare i ristagni d’acqua. Ecco cosa fare.
Come si coltiva
Vaso
Scegliete un vaso con un diametro di almeno 20 centimetri e spargete sul fondo uno strato di argilla espansa. Aggiungete un buon terriccio universale a base di torba bionda, se poi contiene anche elementi drenanti come pomice o lapillo è ancora meglio.
Terreno
Estraete la zolla e, se vedete molte radici attorno al panetto, rompetele così facilitate l’attecchimento. Interratela nel vaso a filo del terreno e bagnate abbondantemente.
Posizione
Scegliete una posizione riparata che abbia sole per alcune ore della giornata, e mantenete sempre il terreno fresco.
Riparo
Con l’arrivo del freddo il vaso va messo al riparo. L’ideale è una serra, anche quelle domestiche fatte con il telo di plastica vanno benissimo. Riducete drasticamente le innaffiature, la pianta smetterà quasi di crescere, ma potrete continuare a usare le foglie in cucina. Con le prime giornate di sole riprenderà a vegetare. Ricominciate a innaffiare senza mai esagerare. Creerà un cespuglio rigogliosissimo.
Quali varietà
Il più usato e, in definitiva, il migliore è il prezzemolo comune, fresco, non molto grande e saporito. Il prezzemolo riccio dalle foglie crespate ha un gusto più blando, ma c’è chi lo apprezza come guarnizione. Il prezzemolo gigante è una varietà con foglie grandi come quelle del sedano, che però rischiano di essere un po’ coriacee. Per tutti vale la regola che le foglie giovani sono le più buone.