L'autunno è un periodo ricchissimo, i fiori che continuano a sbocciare, si sommano a un maturare di frutti, bacche e capsule di semi. Non stupisce perciò che anche le mostre di florovivaismo siano numerose e una fonte continua di stupore. Ecco quello che mi ha colpito di più questo autunno.
Tra le bulbose la rivelazione è la curcuma con i suoi rizomi arancioni, che comincia a fiorire in tarda estate e continua poi in autunno. Alcuni vivai, per esempio Cipriani Piante, l'hanno scoperta e a Orticolario hanno creato dei tappeti violetti irresistibili. È la Curcuma alismatifolia ed è parente della Curcuma longa, quella che amiamo per le sue benefiche radici e che a sua volta ha un fiore notevole. Non sono piante particolarmente difficili, le puoi tenere in casa in inverno per poi portarle all'esterno la primavera successiva.
Le aromatiche particolari sono un trend che non accenna ad appannarsi e arrivano ormai dai quattro angoli del mondo, per deliziare il nostro palato. Lo Shiso o basilico del Giappone appaga anche la vista. "In realtà non appartiene alla famiglia del basilico anche se la forma e il sapore un po' lo ricordano", spiega Giovanni Mazzucotelli del vivaio Res Naturae (resnaturae.com). "Il suo vero nome è Perilla frutescens. Ha un gusto e un aroma fruttato adatto a essere inserito nelle macedonie, o seccato e usato per farne infusi". In questo momento la pianta è bellissima ma è meglio comprarla o seminarla in primavera, perché proprio come il basilico nostrano è un'annuale.
La Tre giorni per il giardino al castello di Masino ha sancito il ruolo degli Aster. D'altra parte sono irresistibili. "Sono rustici e la loro resistenza al freddo è totale. Possono resistere anche nei climi mediterranei purché annaffiati spesso", spiega Valentina Povero del vivaio l'Erbaio della Gorra. "Danno il meglio di sé in giardino, ma alcune specie crescono bene anche in vaso. In questo caso meglio le specie basse, come l'Aster Jenny, che crea una nuvola rosa, o l'azzurra Augenweide".
I peperoncini continuano a impazzare in tutte le fiere del florovivaismo. Per fortuna non ci si annoia mai perché le collezioni in mostra di arricchiscono di sempre nuove varietà. Uno dei più belli mai visti rimane sicuramente il peperoncino Black Pearl. Le foglie sono nere e le bacche passano dal nero al rosso acceso, man mano che maturano. Creano un angolo gotico e di grande impatto in ogni giardino o balcone. Le bacche sono anche interessanti in cucina. Hanno una piccantezza compresa fra i 10.000 e i 30.000 Shu. Sono quindi piccanti senza ustionare il palato. Il sapore è interessante: all'inizio ti stupisce con un sentore di agrumi e poi un aroma di spezie.
L'autunno è anche il momento delle graminacee. Ecco come le ha interpretate Luigi Priola a Verde Grazzano, la giovane mostra floreale che è solo al secondo appuntamento. Qui il Pennisetum forma una barriera leggera e aerea ai fiori di sedum. Un effetto da copiare sia come bordura, che in una fioriera. "Le graminacee piacciono sempre di più per le loro trasparenze e per la poesia delle spighe che si muovono al vento. In più sanno dare struttura e un tocco naturale a qualsiasi giardino o terrazzo", spiega Luigi Priola. "E continuano a svolgere la loro funzione anche in inverno quando il resto della vegetazione è ormai sparito".