Diete e dintorni
Otto ore al giorno per mangiare possono bastare?

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Per chi non ha voglia di seguire una dieta, può rappresentare un’alternativa per dimagrire leggermente. Un nuovo studio inglese ha dimostrato che concentrare tutti i pasti del giorno in un tempo limitato (il cosiddetto digiuno intermittente) può offrire dei risultati a breve termine simili ad altri interventi dietetici

In questi anni sono svariati gli studi che stanno investigando l’effetto del digiuno intermittente, o time-restricted eating come viene chiamato in inglese. In effetti avere una finestra alimentare di qualche ora nella quale concentrare tutti i pasti viene considerato più facile da seguire rispetto alla restrizione calorica. E se una dieta è semplice da adottare, è più probabile che le persone la segua con maggiore aderenza.

Più contenti se il week end è libero

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Sulla rivista Plos One è stato da poco pubblicato uno studio inglese con 50 partecipanti sovrappeso che per 12 settimane avevano a disposizione un arco di 8 ore per consumare tutti i pasti. Alla fine del periodo, i partecipanti si sono dichiarati soddisfatto del metodo e più di un quarto ha perso almeno il 5% del peso seguendo il digiuno intermittente almeno per 5 giorni alla settimana. In effetti la possibilità di avere il fine settimana libero aumenta l’aderenza, anche per periodi più lunghi, al digiuno intermittente. Infatti, è importante sottolineare che una dieta efficace non è semplicemente quella che si traduce in una perdita di peso a breve termine ma che risulti efficace e tollerabile nel medio-lungo termine. Ulteriori ricerche ci diranno in un futuro abbastanza prossino se questo “nuovo” approccio dietetico può avere queste caratteristiche o meno.

Otto ore al giorno per mangiare possono bastare? - Ultima modifica: 2021-04-16T11:55:24+02:00 da Barbara Asprea

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