Legumi e dieta a basso indice glicemico


Se lo dichiara David Jenkins, l’ideatore dell’indice glicemico, ci possiamo credere. In un suo studio recentissimo ha riscontrato che una tazza di legumi al giorno (circa 200 g di legumi cotti) riesce a migliorare il controllo glicemico e a ridurre il rischio cardiovascolare. Come è noto, oltre a essere prezioso per chi ha problemi di controllo della glicemia, seguire una dieta a basso indice glicemico favorisce i processi di dimagramento e di mantenimento di un peso corretto. La ricerca è stata effettuata su 121 pazienti diabetici (di tipo 2) che per 3 mesi hanno seguito una dieta a basso indice glicemico o con i legumi o con i cereali integrali. Ebbene, il consumo frequente di legumi è risultato più efficiente rispetto ai cereali integrali. Tuttavia, il suggerimento non è certamente di eliminare questi ultimi ma di aumentare la frequenza a tavola di lenticchie, fagioli, ceci e così via. Ad esempio, provando questa invitante crema di ceci, perfetta per riscaldare in modo sano queste fredde giornate di fine anno.

Legumi e dieta a basso indice glicemico - Ultima modifica: 2012-12-27T21:02:13+01:00 da Barbara Asprea
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1 Commento

  1. sono d’accordo x esperienza diretta!
    io dopo 10 anni sono 2 mesi che nn faccio + l’insulina con un ‘aliimentazione più sana ed equilibrata, che comprende un uso gioraliero di legumi secchi in sostituzione alle proteine animali e di cereali integrali !!!

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