Come mangiare quando fa caldo

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La calura abbatte e fa passare l’appetito. Come possiamo mangiare per difenderci? Approfittiamo intanto della ricchezza di frutta e ortaggi dell’estate, e proviamo ad affidarci ai nostri “istinti”

Le radiazioni solari sono fortemente energetiche. Esporvisi è senz’altro salutare se non addirittura vitale. Ma attenzione alla digestione. L’esposizione al sole stimola il metabolismo accelerando l’attività cellulare; inoltre influisce sulla circolazione sanguigna e sul metabolismo del calcio. In estate, il nostro organismo abbisogna di minori apporti calorici in quanto il divario tra la temperatura dell’ambiente e la temperatura corporea è minimo e quindi occorre meno energia per mantenere la temperatura del corpo. Ecco spiegata quindi, almeno in parte, la riduzione dell’appetito: effettivamente il nostro fabbisogno calorico è minore durante i mesi caldi! Però attenzione: l’inappetenza potrebbe indurci a magiare male o in modo sregolato, portando l’organismo a carenze di determinati fattori nutrizionali che comunque andrebbero apportati regolarmente con l’alimentazione.

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Un’occasione per imparare

Le raccomandazioni di consumare più vegetali freschi e crudi sono pressanti e provengono un po’ da ogni parte, e vi sono comprese le regole per prevenire i tumori. In teoria, nulla da eccepire, ma in pratica? Riusciamo davvero ad attenerci, nella vita di tutti i giorni, a queste regole d’oro? L’estate allora può essere un’occasione eccellente per imparare a mangiare meglio. Abbondano i frutti dolci, maturi, succulenti e così pure insalate e verdure dai colori vivaci, dalla struttura tenera e croccante. E sono in fondo gli alimenti che più ci attirano, di cui maggiormente sentiamo il bisogno in questo periodo. Quando proprio manca l’appetito, una bella porzione di macedonia fresca può risultare gradita, oppure un’insalata mista o un bicchiere di succo centrifugato fresco. Almeno per iniziare il pasto e farci venire un poco di appetito. Ma anche, in dosi più abbondanti, come piatto unico, completato magari da una fetta di pane integrale e/o alcune mandorle o noci. Molte persone affermano di non tollerare bene le verdure crude. Allora le “voglie” dell’estate possono indurre a fare almeno qualche prova con piccole quantità, variando spesso, e aumentare poi gradualmente le dosi, secondo gradimento.

Gazpacho, tzatziki...

 

Ogni regione, soprattutto ogni paese dal clima caldo, ha i suoi piatti tradizionali a base di vegetali crudi. Piatti semplici o complessi, di preparazione veloce o elaborata, dal gusto marcato o delicato. Oggi le ripropongono i ristoranti vegetariani (ma non solo) e le citano i vari testi di cucina e di alimentazione naturale. Esempi ne sono il gazpacho spagnolo, la tzatziki greca oppure le salse di pomodoro crudo di tradizione toscana o umbra. La gamma può essere ampliata a volontà: non vi sono limiti alla fantasia per mescolare varie verdure crude e ridurle in una dissetante e aromatica minestra, da servire a temperatura ambiente o anche con qualche cubetto di ghiaccio. E perché non provare anche con le “minestre di frutta”? Basta farsi coraggio e tentare con qualche semplice ricetta per rendersi conto che questa via di mezzo tra macedonia e succo di frutta può arricchire di colore e di sapore i nostri menu estivi.

Gli orari

Cistercensi e altri ordini religiosi proponevano rigidi orari per i pasti; tabù soprattutto l’assunzione di cibo alla sera tardi. Tanto zelo poteva apparire eccessivo, eppure le più aggiornate ricerche di cronobiologia sembrano dar loro ragione. Come conciliare queste conoscenze con le nostre abitudini? Forse il clima estivo ci viene ancora una volta in aiuto: piuttosto che attenerci a rigidi a rigidi orari e ingurgitare il canonico primo, secondo e dolce, perché non mangiare secondo l’istinto? Ciò potrebbe portarci ad apparenti sregolatezze: una mela alle nove, un succo alle undici, nocciole alle due e un gelato alle quattro. Solo un’attenta e distaccata osservazione potrà dirci se ciò corrisponde maggiormente alle nostre esigenze fisiologiche. Almeno in estate. Certo, ci potrà venire fame negli orari più “strani”, magari con la frescura della notte. Poco male, concediamoci pure la spaghettata, ma senza sforzarci. Nella maggior parte dei casi, il nostro “orologio biologico” si autoregolerà in breve tempo.

La cucina anti-caldo

Frutta fresca, verdure crude, aromi e un elettrodomestico con frullatore e centrifuga: ecco tutto quello che serve per una cucina fresca, disintossicante che oltre tutto è anche saporita e veloce.

Gazpacho
Su questa ricetta di origine spagnola esistono numerose varianti, e ognuno è pronto a giurare che la “sua” è quella autentica. Provate con questa, e poi modificatela secondo i vostri gusti.
Per ogni persona occorrono: 2 pomodori medi ben maturi, 1 cetriolo medio, 1 piccola cipolla, ½ spicchio d’aglio, 1 pezzetto di peperone, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, mezzo peperoncino, 1 presa di sale, a piacere prezzemolo e altre erbe aromatiche.
Frullare pomodori, cetriolo e sale. Tritare finemente l’aglio, tagliare a fettine sottili cipolla e peperone. Mescolare il tutto e aggiungere l’olio. Servire a temperatura ambiente o refrigerato.

Tzatziki
L’originale greco può risultare troppo piccante per i nostri gusti. Provate con queste dosi per ogni persona: 1 vasetto di yogurt al naturale, 1 cucchiaio di olio, 1 spicchio d’aglio, 1 peperoncino, 1 cetriolo. Il tutto sminuzzato e mescolato, servito fresco con cracker o crostini di pane, costituisce un’eccellente minestra che, insieme ad altre verdure crude, può formare un pasto estivo completo.

Come mangiare quando fa caldo - Ultima modifica: 2022-06-24T00:00:00+02:00 da Redazione

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