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il blog di Franco Travaglini

Franco Travaglini vive e lavora nella campagna umbra. Giornalista professionista dal 1983, si è formato nelle redazioni di due quotidiani. Poi, come free lance, ha collaborato con varie testate scrivendo di animali, ambiente, alimentazione e agricoltura biologica.

Si tratta di varietà tolleranti a oidio e peronospera che potranno ora essere coltivate e vinificate

Sottoscritto un accordo di coperazione FAO e La Via Campesina, l'organizzazione internazionale dei piccoli produttori di cibo, per combattere la fame nel mondo

Un corso di formazione che si svolgerà a Bologna il 28 e 29 novembre 2013 e a Roma, il 29 e 30 gennaio 2014

La produzione del Parmigiano Reggiano è regolata da un disciplinare elaborato dal Consorzio dei produttori. Nonostante questo ci sono differenze fra la filiera del Reggiano biologico e quella del convenzionale, soprattutto riguarda la produzione dei mangimi e il modo in cui sono tenute le mucche. Ne parliamo con Matteo Panini amministratore delegato dell’Azienda Biologica Hombre, situata nel modenese

Un’iniziativa nata, scrivono i promotori, “dalla necessità di rimettere al centro la biodiversità delle realtà agricole e la pluralità di modelli agricoli esistenti, seriamente messa in crisi dalle politiche agricole dominanti”

 

Un’iniziativa - nata in Svizzera nel 2006 e avviata anche in Italia nel 2011 - che si svolge contemporaneamente in diverse aziende agricole biologiche e biodinamiche per promuovere la biodiversità agricola, attraverso l'uso di sementi selezionate per un’agricoltura più sostenibile

Ogm: adesso come si fa a fermarli?

Dopo l’esito infruttuoso dell’iniziativa contro il mais geneticamente modificato seminato in Friuli Venezia Giulia, Federbio ritiente necessario aprire una nuova fase di opposizione alla diffusione degli Ogm nel nostro paese. Ne parliamo con Paolo Carnemolla, presidente della Federazione

In un comunicato di Aiab, Aprobio, ISDE, Legambiente e WWF, gli interrogativi sollevati dalla vicenda delle semine di mais geneticamente modificato in alcune località della Regione del nord-est e dal decreto emanato a luglio per vietarlo

Nella sua forma selvatica, questo insetto è il principale parassita dell’olivo e può provocare gravi danni. Questa tecnica, che fa uso di Ogm, solleva però molte perplessità. Di qui l’allarme lanciato dalla Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), insieme con altre organizzazioni ambientaliste e della società civile dei cinque continenti

E’ questo il risultato della valutazione di 19 studi comparativi in tutto il mondo realizzato da un gruppo di esperti del FiBL (l’istituto svizzero per la ricerca  in agricoltura biologica) e dall’Università di Hehenheim

 

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