Come ogni fiore di orchidea la vaniglia possiede tutte le eleganti e sofisticate caratteristiche di questa famiglia, le Orchideacee. Dal portamento regale, quella che si utilizza come spezia è il frutto, un carnoso baccello.
Un po' come il cioccolato, la vaniglia è una delle preziose eredità, lasciate dalla civiltà precolombiana; è indigena infatti del Centro America (Messico e Guatemala) e di fatto è un rampicante parassita, le cui radici volatili si avvinghiano ai tronchi d’albero.
L’essicazione dei baccelli, che da verdi divengono neri, dura 6 mesi, al sole di giorno e in una coperta di notte. Per questo è una spezia così ricercata e costosa e spesso presentata in sontuose di vetro simili ad ampolle.
Esistono in commercio vaniglie in stecca o estratti in polvere. Il loro valore dipende dalla lunghezza e carnosità dei baccelli, dall’intensità dell’aroma e dalla presenza all’origine di infiorescenze bianche, particolarmente ricche di vanillina, il principio aromatico attivo che conferisce il gusto morbido e suadente.
Per conservare la vaniglia, il metodo più semplice è riporla nel barattolo dello zucchero, che la manterrà fresca e acquisterà uno splendido profumo. Prima di utilizzare un baccello incidetelo per il lungo, aprendolo leggermente e lasciatelo ammollare in un poco di latte tiepido per una ventina di minuti. Se acquistate invece l’estratto in polvere, potrete aggiungerlo direttamente, facendo attenzione alle dosi indicate.
Adesso ingolositevi con queste 5 dolcezze!