In Val Venosta cala la produzione di mele biologiche


A influire negativamente sulla campagna commerciale 2017-2018 sono stati i danni provocati da gelo e grandine. Restano invece buone – più 20% - le previsioni di crescita degli ettari di meleti convertiti a biologico nel 2018

“La campagna commerciale 2017-18 sarà ricordata come un’annata eccezionalmente anomala” – afferma Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite Bio Val Venosta – “I danni causati da gelo e grandine hanno segnato in maniera drammatica tutta la produzione biologica in Europa, ed anche la Val Venosta purtroppo non è passata indenne registrando cali importanti sul lato dei quantitativi”.
I dati aggiornati al 1° dicembre 2017, in particolare, - informa Distribuzione Moderna  - mostrano un calo del 40-45% di quantità in stock in Europa (riferito al 2016). In riduzione anche l’assortimento varietale disponibile, poiché nelle prossime 2 settimane si concluderà la commercializzazione della Gala Bio, la varietà più prodotta nella Valle insieme alla Golden Bio.
“Nonostante questa annata eccezionale, - conclude Eberhofer - siamo fiduciosi ed ottimisti perché il biologico piace ogni anno sempre di più: in Valle, i nostri areali produttivi sono cresciuti nel 2017 dell’8%, passando da 500 ettari del 2016 a 540. Si prevede un ulteriore aumento del 20% nel 2018 e si reputa che nel 2019 saranno un totale di 800 ettari di biologico in Val Venosta. Questi dati ci lasciano ben sperare per la prossima stagione in cui, almeno sulla carta, avremo più prodotto disponibile per poter soddisfare tutti in nostri clienti per 12 mesi”.

In Val Venosta cala la produzione di mele biologiche - Ultima modifica: 2018-01-15T09:00:09+01:00 da Franco Travaglini
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