Spinoso, ma tenero


Il carciofo, gustoso ortaggio, è ampiamente presente nella nostra alimentazione grazie alla sua buona versatilità in cucina e alla sua ricchezza di virtù salutari. Vediamo insieme come utilizzare in modo originale e sfizioso questi deliziosi capolini

5 ricette con i carciofi: Barchette di patate con carciofi in salsa di noci - Conchiglioni farciti ai carciofi con salsa di taleggio e cipollotti - Risotto con doppie lenticchie e carciofi - Strudel di farro con carciofi, ricotta e mentuccia romana - Torta salata al vino rosso con carciofi e cipollotti

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Antico e prezioso, noto sin dai tempi degli Egizi, come attestato da diversi documenti. Il carciofo era molto apprezzato già dai romani che lo chiamavano Cynara. Prime notizie di coltivazioni di carciofo si hanno intorno al XV secolo, mentre la sua diffusione si deve soprattutto a Caterina de’ Medici, che essendo una sua assidua consumatrice, ne valorizzò la coltura.

Perché fa bene

I principi attivi sono prevalentemente nelle foglie e nel gambo (più che nelle brattee). Ricco di sali minerali, ferro, potassio, calcio e fosforo, è un buon regolatore del flusso dei liquidi, da qui il marchio di protettore del fegato. Combatte anche stanchezza e insonnia.
Abbonda in fibre solubili, ed è ricco di cinarina, dalle proprietà diuretiche e lassative. È più digeribile crudo.

Buono a sapersi

•    Il colore dovrebbe essere intenso, dal verde al grigio scuro, ma assolutamente brillante, da preferire il carciofo col gambo lungo e ricco di foglie. Meglio sceglierlo sodo e piccolo e controllare che la punta sia chiusa, il gambo robusto e privo di parti ingiallite.
•    Se si acquistano carciofi dal gambo lungo, si conservano un paio di giorni in un secchio con abbondante acqua come dei comuni fiori (come in effetti sono!). in frigorifero vanno riposti in sacchetti di carta (mai di plastica) e si conservano per circa una settimana. Per riporli in freezer, vanno prima mondati e scottati in acqua acidulata, e poi messi in sacchetti di plastica chiusi e privi di aria. Si conservano circa 3 mesi.
•    Tagliare il gambo a circa 5 cm dalla base e con un coltellino eliminare le parti filamentose, scartare le brattee esterne e legnose fino a raggiungere quelle più chiare e tenere (indicativamente sono da togliere 2 strati). Tagliare di netto la punta in modo da eliminare le spine più alte. Aprire il carciofo a metà per il lungo e con uno scavino togliere e pulire il fieno e le eventuali spine, facendo attenzione a non intaccare il cuore.
•    Ci sono diversi modi per cucinare il carciofo: crudo per insalate e pinzimonio, marinato con olio e limone, fritto, saltato in padella con aglio e prezzemolo, stufato in forno con olio e vino bianco, bollito, utilizzando l’acqua di cottura, per zuppe e risotti.

Ecco alcune saporite proposte.





Spinoso, ma tenero - Ultima modifica: 2012-12-11T00:00:00+01:00 da Redazione

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