Semaforo verde alle dolci erbette


Un delicato ortaggio che, grazie alla particolarità di gusto e consistenza, permette la preparazione di ricette dai sapori sfiziosi e ricche di golosa semplicità

Le erbette chiamate anche biete o bietoline in molte zone d’Italia, appartengono sostanzialmente a due specie: da costa o da taglio. Le prime hanno le coste molto sviluppate, lunghe, bianche e sode, che rappresentano la parte pregiata dell’ortaggio. Spesso le foglie vengono eliminate del tutto, perdendo in realtà una parte molto interessante, dal punto di vista nutrizionale, di questo alimento. Le erbette da taglio hanno invece coste ridotte al minimo e lunghe foglie più o meno tenere a seconda che si tratti di una pianta giovanissima o già cresciuta. Nella cucina tradizionale si consumano all’agro o saltate in padella, ma con un pizzico di fantasia si possono ottenere risultati ben più golosi di quelli offerti da queste semplici preparazioni.

Erbette: fibre e minerali per la dieta

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Le bietole da taglio, con costa sottile e foglia tenera, semplicemente lessate hanno un’azione lassativa e diuretica e sono quindi utili nelle diete dimagranti, anche perché hanno un basso valore calorico e una buona qualità di sali minerali tra cui sodio, magnesio e potassio, con effetto anti stanchezza. L’unico difetto è la presenza abbondante di acido ossalico per chi tende a formare calcoli renali.

Erbette in cucina

La bietola, o bieta da costa, è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, cioè delle barbabietole. Al contrario delle altre varietà della famiglia, di cui si utilizza la radice, della bietola si utilizzano le grandi foglie, chiamate anche erbette, e i gambi.

Da taglio

Che siano piccole e tenere o erbette più “adulte”, per pulirle è sufficiente spuntare i gambi e lavarle accuratamente sotto l’acqua corrente. Sono più veloci e facili da pulire rispetto agli spinaci. Per quanto riguarda la cottura lessatele in acqua salata non abbondante portandole a bollore per 2-3 minuti se prevedete ulteriori cotture, e per 6-7 minuti se avete intenzione di consumarle solo così. In entrambi i casi, una volta scolate, vanno strizzate fortemente tra le mani per fargli perdere tutta l’acqua in eccesso. È importante che siano ben strizzate soprattutto se dovrete saltarle in padella o aggiungerle a ripieni per evitare che risultino acquose.

Da costa

Eliminate la base terrosa, separate le coste dalle foglie e lavatele separatamente. Eliminate i filamenti delle coste e divideteli in pezzi di 7-8 centimetri di lunghezza e 2-3 di larghezza, se sono molto larghe. Per la cottura questa tipologia richiede sempre una lessatura preventiva. Se volete consumare l’intero ortaggio gettate in acqua salata a bollore prima le coste, più dure e consistenti, e dopo 4 minuti le foglie perché hanno tempi di cottura diversi. 10 minuti sono tendenzialmente sufficienti per ultimare la cottura di entrambe.

Ecco qualche proposta per gustarle in modo sfizioso.





 

 

Semaforo verde alle dolci erbette - Ultima modifica: 2017-02-28T15:32:16+01:00 da Sabina Tavolieri

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