Mangio (anche) sola


Margherita Buy, volto noto e amato del cinema italiano, ci racconta il suo rapporto godereccio con il cibo che ama condividere ma che sa apprezzare anche in solitudine, coccolandosi un po’

Per Margherita Buy il tempo sembra essersi fermato. È bella e affascinante e si tiene sempre in forma. Ma allo stesso tempo è timida e riservata, tanto che le interviste non le piacciono molto. Con noi ha scelto di chiacchierare volentieri, perché la cucina è una cosa a cui tiene molto, soprattutto per il clima di convivialità che si crea attorno alla tavola.

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Che ricordi ha dei sapori della sua infanzia?

Se penso al mio passato, mi tornano in mente le mie due nonne. Una non cucinava, mi faceva al massimo pasta burro e parmigiano, ma era buonissima. L’altra, invece, era molto brava in cucina, aveva anche la cuoca. Ogni tanto, magari con l’avvicinarsi delle festività natalizie, facevamo i tortellini in casa. Un altro ricordo è legato all’isola dell’Elba dove trascorrevo le estati con i miei cugini. La mattina andavamo a mangiare i bomboloni fritti alla bottega del pane e poi di corsa sugli scogli a vedere i pescatori che arrivavano con il pesce fresco.
Mi torna anche in mente la Puglia, sinonimo di adolescenza. Ci sono andata spesso al mare, ho girato per Alberobello alla scoperta dei trulli e ho apprezzato la cucina pugliese, che personalmente considero buonissima, in particolare quella legata alle ricette tradizionali. Infine, non dimentico mai il pollo con le patate della domenica. Ne sento ancora il profumo, mi ricorda subito le riunioni di famiglia. Lo preparo spesso anch’io.

Nel recente film Viaggio sola il frigorifero è spesso vuoto. Come è quello di casa sua?

C’è un po’ di tutto e non mancano mai il parmigiano e i salumi, ma sto attenta a non sprecare, a non buttare via cibo, quindi non lo riempio completamente.

Presta attenzione al biologico, all’ambiente?

Quando posso cerco sempre di comprare biologico. Soprattutto se si tratta di verdura, frutta e cereali. A volte acquisto anche il pane bio. E sono molto attenta alla salvaguardia dell’ambiente, tanto che da sempre faccio la raccolta differenziata e mi dà fastidio chi ancora non ne percepisce l’importanza.

Ha qualche particolare “fissa” in cucina? Qual è la golosità a cui non rinuncia?

Non ho particolari manie, ma mi piace apparecchiare bene, sedermi comoda anche se sono di fretta, dedicare il giusto tempo allo stare a tavola, anche se sono sola. Insomma coccolarmi. Non sono una grande golosa. Mi piacciono molto gli antipasti, rispetto al pasto vero e proprio. Spesso finisce che mi sazio e non mangio il resto. Amo tutte quelle cose sfiziose da assaggiare, che siano diverse e, diciamo, “divertenti”.

Preferisce cenare in un ristorante stellato, in trattoria o a casa?

I ristoranti stellati hanno il loro fascino ma a me piace decisamente di più andare in trattoria. Si respira un’aria più conviviale e si è tutti più rilassati. Non c’è una sorta di interrogatorio su cosa vuoi, ti chiedono poche cose, propongono e talvolta portano direttamente i piatti della “casa”. Inoltre, si è meno rigidi anche nel modo di stare a tavola, meno attenti all’etichetta e più a godersi il cibo e la compagnia delle persone sedute a tavola con noi. Anche una cena tra le pareti domestiche non mi dispiace. Fa allegria.

Secondo lei le donne oggi possono tranquillamente viaggiare e andare al ristorante da sole?

Una volta era difficile, oggi invece non ci sentiamo più strane se andiamo in giro per il mondo senza accompagnatore. Anzi, è una tendenza che sta prendendo sempre più piede e diventa un modo per ritrovare se stesse. A me capita spesso di essere sola e lo vivo come un momento di riflessione.

Come se la cava ai fornelli?

Abbastanza bene. Oltre al pollo, un’altra mia specialità sono le polpette vegetali. E poi mi vengono bene anche le ricette che preparo per la prima volta! Ho sperimentato la torta tipo Sacher per mia figlia e il risultato è stato eccezionale, non credo di riuscire a ripetermi una seconda volta.

Come fa a tenersi in forma ed essere sempre così bella?

Credo sia una questione di geni e lo devo solo ai miei genitori. A questo si aggiungono i “ritmi” sul lavoro. Cerco di essere mediamente attenta a tutto, ma faccio poco di tutto. Un po’ di palestra con le amiche dove più che fare ginnastica ci scateniamo per un’ora, qualche passeggiata, qualche nuotata se mi trovo in un albergo con piscina. Oggi mi piaccio più che in passato. Sono più tranquilla ora con il mio corpo di quando ero giovane. Allora cercavo di coprire tutto sotto strati di abiti.

Con quale amica famosa andrebbe a cena?

Con Maria Sole Tognazzi ho cenato spesso e sto molto bene. È difficile trovare qualcuna con cui ci si senta a proprio agio a tavola. C’è chi è a dieta, chi non beve, chi non parla. Invece con Maria Sole c’è complicità, abbiamo quasi gli stessi gusti. Non mi piacciono le persone che non amano mangiare o bere, non sono di compagnia.

Mangio (anche) sola - Ultima modifica: 2014-01-24T00:00:00+01:00 da Redazione

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