La mela “persica”


Pelose o lisce, gialle o bianche, croccanti o succose. Qualunque sia la qualità preferita di pesca, l’importante è mangiarne tante,  perché sono un vero toccasana sotto la calura estiva

5 ricette con le pesche: Budino alle pesche - Pesche alla cardinale - Gelato di pesche e farro in crema di sedano - Pesche ripiene all'amaretto e Calvados - Torta soffice alle pesche

Advertisement

Le pesche venivano coltivate in Cina già 3000 anni fa, e da lì si diffusero ovunque. In Europa giunsero dalla Persia, ed è per questo che i romani antichi chiamavano le pesche “mala persica”, che significa “mela persiana”.
Il pesco cresce quasi ovunque, nei Paesi del Mediterraneo, in Asia, in America e in Australia; in Italia è largamente coltivato: i frutteti di Verona danno pesche favolose, ma squisita è anche la frutta dei Colli Euganei (pesche di Monselice ed Este). La produzione nazionale è presente sul mercato da giugno ad agosto, ma le varietà “tardive” si trovano fino a tutto settembre. Frutto consigliato  a fine pasto, è un ottimo rinfrescante e dissetante. Pesche e nettarine (le varietà a buccia liscia note anche come pesche noci), in estate, contribuiscono a ripristinare il bilancio idrico e salino dopo un’eccessiva sudorazione. La pesca fornisce infatti poche calorie e contiene buone quantità di potassio. Quando è maturo, è un frutto energetico, aperitivo (per la presenza di molte essenze aromatiche), diuretico, leggermente lassativo, ben tollerato anche da chi ha lo stomaco delicato. Una pesca appena svegli è un ottimo modo per incominciare la giornata.

Ecco alcune deliziose ricette per “peccare” con gusto





La mela “persica” - Ultima modifica: 2011-06-14T00:00:00+02:00 da Redazione

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome